Nel frattempo, Avetrana rompe il patto con Manduria e chiede che il depuratore sia spostato altrove e comunque lontano dalla collinetta “Urmo”
E’ il giorno della verità.
Il Consiglio comunale di Manduria esaminerà, questa sera (a partire dalle 17,30), il progetto del depuratore contenente le ultime varianti concordate con la Regione Puglia: scompare la condotta sottomarina (niente più reflui, dunque, in mare), e le acque, sanificate con la tecnologia più avanzata esistente oggi, saranno riutilizzare a fini irrigui o per usi plurimi (lavaggio delle strade o prevenzione degli incendi). Non va in mare neppure l’acqua piovana in occasione di eventi di assoluta eccezionalità coincidenti con fenomeni meteorici di particolare intensità e concentrazione: dagli annali degli ultimi tre decenni, mediamente 14 volte all’anno. In tal caso, poiché l’impianto potrebbe bloccarsi, è stato previsto un secondo buffer ecologico in località Specchiarica: le acque saranno rilasciate in un corpo idrico superficiale, inserito nel reticolo idrografico della carta idro-geomorfologica della Regione Puglia.
La battaglia durata oltre 10 anni raggiunge dunque l’obiettivo prioritario: evitare lo scarico in mare dei reflui e, dunque, preservare le acque. Ma, invece di salutare con favore il traguardo che è ormai prossimo, c’è chi, a distanza di anni, esprime perplessità sulle soluzioni tecniche in via di adozione, che, poi, ricalcano al 90% quelle contenute nel ventaglio di proposte che il Comune di Manduria inoltrò, qualche anno fa, alla Regione Puglia.
E’ facile prevedere, quindi, che sarà una seduta particolarmente accesa e che parte della minoranza sia pronta a dare battaglia. Da rimarcare, altresì, che la discussione delle varianti al progetto del depuratore è iscritta all’ultimo punto all’ordine del giorno.
Nel frattempo, Avetrana rompe il patto con Manduria e chiede che il depuratore sia spostato altrove e comunque lontano dalla collinetta “Urmo”. Ieri sera il Consiglio Comunale di Avetrana si è riunito per approvare un ordine del giorno che contiene tre punti: impegnare il sindaco a fissare con estrema urgenza un incontro con i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Manduria al fine di valutare la possibilità e la volontà di quest’ultimo Ente di voler individuare una nuova ubicazione dell’impianto depurativo; chiede che venga valutata e verificata l’efficienza depurativa dell’impianto di Avetrana conseguentemente ai maggiori apporti dei reflui delle suddette marine e, nel caso, predisporre il potenziamento dello stesso, quale soluzione in ogni caso economicamente più conveniente; auspica un incontro presso la Regione Puglia tra tutti gli enti interessati.