mercoledì 27 novembre 2024


14/03/2017 19:17:44 - Manduria - Attualità

Dal comune più grosso, ovvero Andria, arriva a Manduria l’indifferenziato (circa il 35% del totale dei rifiuti prodotti nella città della BAT, in cui si attua la raccolta differenziata spinta)

E’ stato il commissario ad acta dell’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione del ciclo dei rifiuti, Gianfranco Grandagliano, a destinare alla discarica di Manduria i rifiuti di Andria, Oria, Erchie e Torre Santa Susanna. Dal comune più grosso, ovvero Andria, arriva a Manduria l’indifferenziato (circa il 35% del totale dei rifiuti prodotti nella città della BAT, in cui si attua la raccolta differenziata spinta) e viene stoccata solo la frazione umida, non prima di aver subito la fase della biostabilizzazione.
Inizialmente i rifiuti prodotti da Andria sarebbero dovuti arrivare a Massafra. Grandagliano però, tenendo anche conto che la discarica di “Manduriambiente” stava ricevendo un quantitativo di rifiuti sensibilmente inferiore a quanto stabilito dal progetto (ovvero 200 tonnellate al giorno), ha ridistribuito i flussi dei conferimenti sull’intero territorio regionale. Ecco perché, dal 5 dicembre scorso, i rifiuti di Andria (esattamente 1.308 tonnellate sino al 31 dicembre: ma di questa quantità, solo la frazione umida biostabilizzata viene stoccata a Manduria), vengono lavorati dalla discarica gestita da “Manduriambiente”.
«Dopo i primi due mesi di riapertura dell’impianto, i risultati sono incoraggianti» le parole del sindaco Roberto Massafra. «Sono state conferite circa 5.000 tonnellate di rifiuti, rappresentati per lo più dalla quota residuale di rifiuti indifferenziati, circa 45% del totale per Manduria. Tale rifiuto veniva in precedenza inviato all’impianto di Massafra (CISA), a costi maggiori per il nostro Comune, intorno a 15.000 euro in più al mese. Delle 5.000 tonnellate lavorate nell’impianto, per le quali il Comune percepisce una royalty di 2,36 euro a tonnellata (contro 1,08 euro di prima), il 60-70%, pari alla quota secca, viene inviato e stoccato in altra discarica (Grottaglie); la restante quota umida viene smaltita nella discarica di soccorso dell’impianto. Ciò ha fatto sì che nei primi due mesi sia stato colmato appena il 5% della volumetria residua della discarica.
Pertanto non corrisponde al vero che presso l’impianto di Manduriambiente viene stoccato rifiuto tal quale, come è avvenuto nei dieci anni dal 2004 al 2013 nel silenzio più assoluto. Così come non è vero che si stia utilizzando l’ampliamento in sopralzo della discarica di soccorso, perchè, con l’uso oculato che se ne sta facendo ora, e che non si è fatto prima!, ci vorranno alcuni anni per colmare la volumetria residua, senza necessità di ampliamento».










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