Fra le altre cose, chiedono la sospensione dei lavori per il depuratore
Nove consiglieri comunali, tutti di minoranza, scendono in campo, attraverso un documento, per “rivendicare la difesa del territorio”.
Gran parte della minoranza (i consiglieri Arcangelo Durante, Leo Girardi, Sandra Dicursi, Angelo Dinoi, Vincenzo Dimitri, Nicola Dimonopoli, Marcello Venere, Antonio Giuliano e Federico Bentivoglio), protesta, attraverso un documento congiunto, per le varie penalizzazioni che Manduria subisce.
«Non ci stiamo a essere presi in giro ancora una volta» si legge nella nota. «Dopo 12 anni di attesa, ci sottopongono una proposta di variante al progetto del “depuratore con scarico in mare”, senza che vi sia uno straccio di illustrazione ai cittadini, ai tecnici, alle parti sociali. Non ci siamo con chi immagina di usare il potere offendendo la democrazia.
Rivendichiamo la difesa di un territorio in cui la politica regionale, quella trascorsa così come quella attuale, penalizza il territorio con scelte discutibili: si retrocede l’ospedale all’ultimo livello; si riapre la discarica per accogliere non solo la spazzatura del nostro comprensorio, ma anche quella proveniente da Andria e da alcuni comuni della provincia di Brindisi; i lavori del depuratore sono ripresi e continueranno con l’originale progetto con “scarico in mare”.
Non ci stiamo e rivendichiamo il sacrosanto diritto di essere responsabili del nostro destino.
Diciamo si al depuratore, ma ci opponiamo con forza sia al progetto con lo scarico in mare che all’attuale ipotesi progettuale, che rappresenta un ulteriore peggioramento del precedente.
Chiediamo di sospendere i lavori e insistiamo per ottenere un serio dibattito».