L’intervista al presidente del Consiglio Comunale, Enzo Andrisano
«I lavori per il restauro del Calvario sono in fase di ultimazione. Rispetteremo il nostro obiettivo: l’inaugurazione del monumento prima della celebrazione della Pasqua».
Enzo Andrisano, presidente del Consiglio comunale, si sofferma sullo stato di avanzamento delle opere di restauro di questo speciale e forse unico museo a cielo aperto, che ha ricevuto in passato l’appellativo di “presepe della Passione”. Ideato e voluto nel 1839, durante il periodo della Quaresima, da cinque sacerdoti della congregazione di Sant’Alfonso de Liguori (i quali arrivarono a Manduria per una missione di evangelizzazione), fu realizzato con frammenti e pezzi di ceramiche, maioliche e porcellane nella prima metà dell’‘800.
Nel Calvario sono ricostruite alcune delle scene della Passione di Gesù: il sinedrio, il palazzo di re Erode, la casa di Anna, il tempio di Salomone, la città di Gerusalemme con i suoi palazzi.
Queste strutture architettoniche sono collegate tra loro e contornate da un insieme di modelli di formato più ridotto, come torri, castelli, chiese e campanili, case, palazzi, mura di cinta, colonne, archi e capitelli.
E’ molto probabile che buona parte di questi edifici non fossero stati progettati per il Calvario, ma che provengano da presepi di Natività di chiese e conventi.
«Le opere di pulizia della ceramica e del suo trattamento con il fissaggio di sostanze idrorepellenti sono quasi terminate» annuncia Andrisano. «Sono stati riposizionati frammenti di ceramica che, nei decenni, si erano staccati. Abbiamo poi fatto sostituire i vetri della teca in cui era custodita la statua del Cristo. Nel progetto è previsto anche il rifacimento dell’impianto elettrico».
Interventi, questi, finanziati dal Comune di Manduria. Il restauro degli affreschi, eseguito da Adriana Falco, è stato possibile, invece, grazie ad una donazione di un benefattore anonimo, che aveva espresso questo desiderio all’arciprete di Manduria, mons. Franco Dinoi.
«Anche gli interventi di restauro degli affreschi sono quasi completi. In questa settimana un funzionario della Soprintendenza, accompagnato dalla restauratrice Adriano Falco, eseguirà un sopralluogo per verificare lo stato dell’arte. La restauratrice Adriano Falco ha eseguito anche il restauro della statua del Cristo morto. Prima di Pasqua ci sarà sicuramente la cerimonia di riapertura del monumento, per la quale inviteremo il vescovo di Oria, mons. Vincenzo Pisanello».