venerdì 20 settembre 2024


23/07/2017 19:06:07 - Avetrana - Attualità

«Non si è compreso fino in fondo che prevedere uno scarico emergenziale in battigia significa che, in caso di mancato funzionamento del depuratore, in battigia arriverà refluo non depurato. Lo scarico emergenziale è previsto per 15 volte l’anno»

«Il gruppo che ad Avetrana si riconosce nel movimento “Articolo 1” è contrario alla soluzione prospettata dalla Regione Puglia rispetto al depuratore consortile di Manduria e Sava che prevede la localizzazione a Urmo e lo scarico tramite vasche da posizionarsi in zona Marina e Specchiarica quota 13, con l’emergenziale in battigia».

Rosaria Petracca, a nome di “Articolo 1” spiega le ragioni di questa presa di posizione.

«Non si è compreso fino in fondo che prevedere uno scarico emergenziale in battigia significa che, in caso di mancato funzionamento del depuratore, in battigia arriverà refluo non depurato. Lo scarico emergenziale è previsto per 15 volte l’anno.

Parlare di riutilizzo in agricoltura senza aver sentito l’ente riforma dell’Arneo e le associazioni degli agricoltori è solo un alibi dietro il quale qualcuno si nasconde per sentirsi “di sinistra” e con la coscienza a posto. In una riunione a Bari ricordo perfettamente che per il riutilizzo in agricoltura l’Arneo prospettava intanto un investimento notevole (mai progettato e stanziato) per ripristinare la rete di distribuzione dell’acqua, il costo che avrebbero dovuto sostenere gli agricoltori (non esiguo) per acquistare l’acqua depurata e la necessità di convertire le colture, oggi prevalentemente composte da ulivi e viti, in colture che necessitano di maggiore quantità di acqua.

È evidente che modificare il pianto di tutela delle acque è un primo passo, ma ciò che occorre è capire quale vocazione vogliamo dare a questo territorio.

Infine è vergognoso, oggi, parlare di turismo di qualità mettendo sotto ricatto i cittadini che soggiornano nelle marine prospettando una mancanza di realizzazione di rete idrica e fognaria qualora si spostasse il depuratore. Il turismo di qualità inizia dalle piccole cose: pulizia, illuminazione, sicurezza e recupero dei rifiuti. Se la volontà politica c’è e la classe politica è in grado, la rete idrica e fognaria alle marine si potrà comunque realizzare, indipendentemente da dove sarà posizionato il depuratore».











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