Intanto si guarda con attenzione alla conferenza dei servizi del 3 luglio
In attesa dell’esito del ricorso (il presidente del TAR di Bari dovrà stabilire se il Tribunale Amministrativo competente è quello del capoluogo regionale oppure quello salentino), gli ambientalisti guardano con attenzione alla conferenza dei servizi prevista a Bari per il 3 luglio, convocata per ottenere la Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto del depuratore rivisto in alcune sue parti “non sostanziali” (eliminazione del buffer 2 e previsione di una vasca all’interno dell’area dell’impianto).
In una riunione che ha registrato poche adesioni (assente l’intera Amministrazione di Avetrana, l’unico amministratore attivo della zona ad intervenire è stato il consigliere comunale avetranese di minoranza Luigi Conte), gli attivisti del Comitato per la Salvaguardia del Territorio fissano i prossimi obiettivi.
«L’assenza dell’Amministrazione? Forse è la reazione ad una nostra dimenticanza durante l’ultima iniziativa: ci sfuggì di invitare il sindaco Minò al tavolo dei relatori» ha spiegato Antonio Saracino, attivista del Comitato (presente insieme ad Aldo Cosma). «Ci dispiace anche per la scarsa presenza di gente interessata al problema: spero non stia subentrando una certa rassegnazione. La battaglia per ottenere lo spostamento dell’ubicazione dell’impianto non è affatto persa».
Mentre l’avv. Nicolardi ha ricordato come si sia ancora in attesa del pronunciamento del presidente del Tar di Bari sulla competenza del ricorso (i tempi intanto si allungano a dismisura), il rappresentante del movimento “Manduria Noscia”, Mimmo Breccia, ha criticato le ultime mosse di Regione e Aqp.
«Dobbiamo ottenere lo spostamento: se ci sarà bisogno di un’altra mobilitazione generale, noi siamo pronti» le parole di Breccia. «Nessuno può disconoscere che l’impatto ambientale del depuratore nel sito attualmente prescelto sarebbe devastante per il territorio. Inoltre si parla di riutilizzo dei reflui depurati, ma ancora non ci dicono come».
Infine l’intervento del consigliere avetranese Luigi Conte.
«Il progetto ha subito delle variazioni. Ma si possono apportare delle modifiche al progetto con una gara già aggiudicata con un elaborato tecnico sostanzialmente differente, che prevedeva anche lo scarico in mare?» si chiede Conte. «Inoltre sarà fondamentale produrre il maggior numero di osservazioni possibili in occasione della conferenza dei servizi del 3 luglio».