E’ l’appello lanciato dal vice sindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia
«Sin da sempre siamo stati convinti che il depuratore è segno di civiltà, ma riteniamo che debba essere costruito lontano dalle nostre coste!».
E’ l’appello lanciato dal vice sindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia, che ha promosso una riunione preparatoria in vista della manifestazione di protesta sull’iter del depuratore programmata per domenica 16 dicembre. Riunione alla quale sono intervenuti alcuni dei promotori dell’iniziativa, fra i quali il presidente del movimento “Manduria Noscia”, Mimmo Breccia.
«Il mio intende essere un invito all’unità» afferma Scarciglia. «Mi rivolgo a tutti gli amici che, fin dal primo momento, sono stati in prima fila nella lotta contro la costruzione di questo depuratore!
Mi rivolgo a tutti gli amministratori di Avetrana, sia di maggioranza che di opposizione; agli ultimi amministratori del vicino comune di Manduria e soprattutto a coloro che il 7 aprile del 2017 sottoscrissero un importante documento a Bari: gli ex assessori Leonardo Notarnicola e Cosimo Lariccia e l’ex consigliere Mario D’Oria); agli altri amministratori manduriani che hanno sempre messo la faccia: nomino, solo per una questione di amicizia, Sandra Dicursi; i comitati di Avetrana e Manduria (Tullio Mancino, Greg Cricoriu, Cecilia De Bartolomeis, Francesco Di Lauro, Fulvio Perrone, Alfonsina Costantini, Giovanni Coccioli, Fernanda Santo e tanti altri).
Oggi non è il momento delle diatribe personali. Non si tratta di stare con o contro un personaggio o contro quell’altro. E’ il momento per ribadire e dimostrare chi è a favore di quel depuratore pensato in quella assurda maniera e chi, invece, è contrario! E’ il momento di stare insieme come sempre e gridare ad alta voce che questo scellerato progetto non lo vogliono le intere popolazioni di Avetrana, Manduria, Erchie, Torre Santa Susanna, Latiano e tanti altri. Perche quel meraviglioso pezzo di costa è di tutti questi paesi, perchè ognuno ha commercianti o semplici cittadini che hanno investito in quel tratto di costa.
Dimostriamo ancora una volta che il popolo vuole il bene del territorio e non possono essere “quattro” burocrati a decidere di distruggere l’economia e il territorio di intere comunità.
Mi affido al senso di responsabilità di ognuno di noi: credo che il 16 dicembre dovremmo e dobbiamo essere tutti presenti alla manifestazione a Manduria perche quella è la manifestazione di tutti!».