Coinvolte anche le psicologhe della Asl. Ecco come si svolgerà il progetto
A che età è opportuno iniziare i bambini alla lettura? La risposta di neuroscienziati, psicologi e pedagogisti è unanime: non è mai troppo presto. Non è mai troppo presto perché i genitori incomincino a leggere ad alta voce ai loro figli, fin da piccolissimi, facendo diventare il libro un oggetto presente nella loro quotidianità, un amico fidato dal quale aspettarsi sempre infiniti doni: immagini, storie, avventure fiabesche.
Partendo da queste premesse, ha preso il via una campagna di promozione della lettura in età prescolare, voluta da Archeoclub, assessorato alla Cultura del Comune di Manduria e Distretto Socio-Sanitario A.S.L., le cui psicologhe hanno fornito le motivazioni scientifiche.
Il progetto ha il suo fulcro nella biblioteca “Marco Gatti”, con la sua dotazione di libri per la prima e primissima infanzia, che saranno a disposizione delle mamme e dei papà che vorranno sperimentare, o incrementare, questa esperienza con i loro bambini, a tutto vantaggio della loro crescita emotiva e cognitiva.
Nei prossimi giorni, in tutte le case in cui ci sono bambini piccoli perverrà del materiale informativo, mentre i genitori dei nati dal 2016 al 2019 saranno invitati (previa adesione per mezzo di messaggio al numero di cellulare indicato nell’invito) a partecipare ad un incontro che avverrà presso il Distretto ASL, in via Pio La Torre.
Le fasi successive di realizzazione del progetto vedranno i genitori protagonisti in prima persona, col supporto del personale presente in biblioteca e delle psicologhe. Ma altre forme di collaborazione sono auspicabili e saranno ricercate, a partire da quella fondamentale dei pediatri e da quella di insegnanti ed educatori.
La frequentazione della parola scritta accresce le capacità logiche ed espressive del bambino, arricchisce il suo mondo interiore, lo rende capace di pensiero critico; esattamente l’opposto di quanto un uso precoce e incontrollato di tablet e smartphone può provocare. Sarebbe importante che tutta la comunità manduriana percepisse se stessa come comunità educante e si adoperasse per fornire ai propri figli e alle proprie figlie gli strumenti più adatti per affrontare le sfide del domani. Un bambino che legge sarà un adulto che pensa.