Il Ministero dello Sviluppo Economico che ha voluto celebrare i cento anni dalla morte di Giovanni Verga e i cento anni dalla nascita di Beppe Fenoglio, con l’emissione di due francobolli commemorativi
Lodevole iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico che ha voluto celebrare i cento anni dalla morte di Giovanni Verga e i cento anni dalla nascita di Beppe Fenoglio, con l’emissione di due francobolli commemorativi (realizzati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e commercializzati da Poste Italiane), avvenuta rispettivamente il 22 gennaio e l’1 marzo scorso, appartenenti alla serie tematica ‘Il patrimonio artistico e culturale italiano’.
Rappresentanti d’eccezione di tale patrimonio, Giovanni Verga e Beppe Fenoglio tanto diversi stilisticamente, tanto lontani geograficamente eppure accomunati da quella data, il 1922, quasi fosse stata intenzione del primo passare il testimonial al secondo. Essi, con questa iniziativa di elevato spessore culturale, diventano protagonisti di rotte avventurose in giro per il mondo, entrambi portavoce di un’emergenza del nostro tempo: la conservazione e la trasmissione della memoria storica del nostro Paese.
La tiratura dei francobolli è, per entrambi, di trecentomila esemplari.
Il francobollo commemorativo di Giovanni Verga presenta in basso la stilizzazione di un libro aperto (il bozzetto è a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato), un ritratto pittorico di Giovanni Verga, (opera di Amedeo Bianchi realizzata intorno al 1913, esposto nella Casa Museo Verga a Catania). Completano il francobollo l’indicazione del nome dello scrittore, le date “1840-1922”, la scritta “ITALIA” e le indicazioni tariffarie.
Fra le caratteristiche del francobollo celebrativo di Beppe Fenoglio, troviamo la stampa in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Originale è la vignetta con la raffigurazione a mezzo busto dello scrittore, corredata da una serie di parole e neologismi fenogliani. Completano il francobollo il nome e cognome dello scrittore, la scritta “PARTIGIANO E SCRITTORE”, le date “1922-1963” e le indicazioni tariffarie. Il bozzetto è a cura del Centro Studi Beppe Fenoglio di Alba, città natale dello scrittore.
Al di là delle caratteristiche tecnico-tipografiche dei due esemplari, la pregevole iniziativa permette di far rivivere, in maniera indubbiamente alternativa, lo spessore umano e letterario dei due grandi autori. Nel caso di Verga, il faticoso rapporto dello scrittore con la sua terra, sospeso fra inevitabile accettazione del progresso e brutale presa di coscienza di una realtà infine immutabile: così nei ‘Malavoglia’ (1880-81), in ‘Mastro don Gesualdo’ (1889). Per quanto riguarda Fenoglio, Il riconoscimento postumo del suo valore narrativo ha portato la critica a individuare in lui la qualità di ‘scrittore civile’, meritatamente attribuitagli dopo la pubblicazione della raccolta ‘Un giorno di fuoco’ con il romanzo ‘Una questione privata’ (1963), ‘Il partigiano Johnny’ (1968), ‘La paga del sabato’, ‘Appunti partigiani’ (1944-45).
Nel corso del tempo, alle opere di entrambi gli scrittori hanno strizzato l’occhio il cinema, il teatro, il musical, nel caso di Verga anche l’opera lirica (‘Cavalleria rusticana’), a conferma della straordinaria vitalità e attualità dei loro scritti. A tutto ciò si aggiunge adesso il grandangolo della filatelia.
Ulteriori informazioni sui francobolli sono disponibili su www.posteitaliane.it
Le opere letterarie di Giovanni Verga e Beppe Fenoglio sono disponibili in biblioteca.