Ecosostenibilità e politiche giovanili
La ragione ha vinto sul sonno. Nonostante l’essere tornato a casa verso le prime luci dell’alba, alle otto di questa mattina ero in piedi come un cadetto. Il motivo non va ricercato in prove di resistenza o in loro lontani parenti che hanno a che fare con il masochismo, ma nell’imperdibilità dell’evento a cui ho assistito: la riapertura del laboratorio culturale “Manifatture Knos” in concomitanza con l’inaugurazione del Cineporto dell’Apulia Film Commission a Lecce, svoltasi nello stesso stabile, che prima ospitava una scuola di manifatture per operai. L’ex istituto è ora un variegato laboratorio culturale in cui sono ospitati prodotti editoriali (come la rivista Coolclub e il giornale L’ImPAZiente), radiofonici (Radio Popolare Salento), ludoteche, laboratori creativi e quest’anno anche il Cineporto, promosso dalla Regione Puglia già a Bari. La giornata è stata lunga, le poche ore di sonno sono state del tutto asintomatiche, vista la “Sindrome di Stendhal” che mi ha colto davanti a cotanta cultura, davanti a giovani laboriosi e pieni d’idee. Si tratta di un aspetto da non prendere sottogamba per il nostro territorio, in barba a quella grottesca sfilata d’arie di sufficienza che proviene dalla classe dirigente posta sulle Alpi. Una nota a parte va fatta sull’edificio stesso: arredamento e decorazioni sono in gran parte frutto di un estro ecologista. I lampadari sono interamente creati da rifiuti in plastica. Quelli posti ad illuminazione del mobile bar sono stati creati utilizzando tappi di bottiglie in plastica e “trucioli” sempre dello stesso materiale, il bancone riporta decorazioni sottovetro a mo’ di oblò nei quali si vedono arnesi da lavoro e altri vari materiali. I punti luce posti ad illuminazione dell’ampio salone sono stati, invece, ricavati da boe da palombaro. Questi geniali e curiosi dettagli mi sono stati forniti dai due simpatici baristi, mentre mi servivano il secondo caffè della giornata.
Veniamo ora al Cineporto. È un set per film già di per sé. Si tratta di un bianco e fresco corridoio arredato da futuristiche sedie a dondolo anch’esse dello stesso colore. Il primo riferimento filmico che mi è balenato in testa è stato “2001: Odissea nello Spazio” (1967) di Stanley Kubrick; sensazione poi confermata da una ragazza del Cineporto di Bari, la quale mi ha strappato il riferimento di bocca nel momento in cui ero in procinto di dirglielo. Ai lati del corridoio, numerose stanze adibite a sala trucco, costumi, conferenze, proiezioni ecc.. . Dopo quest’escursione eco-culturale arriva il momento dell’inaugurazione. Numerosi “vip” affollano il vasto spazio “Knos”. Esponenti della politica locale tra cui Loredana Capone, Sergio Blasi e direttamente dal ministero dello sviluppo economico Alberto Versace, oltre a Nichi Vendola, Antonio Gabellone (governatore provinciale) ed il sindaco Paolo Perrone. Esponenti della cultura e accademici, come il Magnifico Rettore Domenico Laforgia (Università del Salento) ed il professore ordinario di semiologia del cinema Vincenzo Camerino (Università del Salento). Immancabili le personalità della celluloide tra cui Vincenzo Salemme, il regista di “Senza Arte ne Parte” Giovanni Albanese e Giuseppe Battiston. Maestri di cerimonia il direttore dell’Apulia Film Commission Silvio Maselli e Michele Bee dell’associazione Sud Est; collettivo che, insieme ad altri ed alla Provincia, ha reso possibile la nascita delle “Manifatture Knos”. Anche questa volta ho una foto ricordo ed esattamente con il presidente Vendola che nel suo intervento, citando grandi letterati salentini come Vittorio Bodini, Carmelo Bene e Pino Zimba, ha dato un valore aggiunto alla manifestazione. Il mio report memoriale termina qui, ringrazio tutti i ragazzi che lavorano nelle Manifatture, con cui, oltre che una giornata di arricchimento culturale, ho passato un piacevole pomeriggio tra amici.
Francesco Pasanisi