I quattro concerti in occasione della Giornata della Commemorazione della Shoah. «E’ una parziale restituzione di un debito di memoria»
“Non concerti, non mere esecuzioni musicali, ma una parziale restituzione di un debito di memoria”.
Con queste parole i Cantacunti, compagnia di cantastorie di Manduria, annunciano 4 appuntamenti (tutti in Calabria) in occasione del 27 gennaio, Giornata della commemorazione della Shoah.
“Toccando Isola di Capo Rizzuto, Crotone e Mesoraca – spiega Gianni Vico, leader del gruppo – replicheremo un concerto che abbiamo voluto intitolare Voci della Memoria e come manduriani dedicarlo alla figura di Elisa Springer, la nostra compianta cittadina, che ha vissuto sulla sua pelle l’orrore dei campi di sterminio”.
I Cantacunti, dopo la serata celebrativa dei loro 25 anni di attività dello scorso 9 dicembre, tornano quindi in scena nella loro formazione storica (Gianni Vico alla voce e chitarra, M. Rosaria Coppola alla voce narrante, Roberto Bascià alla chitarra e al mandolino e Antonio Libardi al flauto traverso) e ripartono da uno dei lavori a cui tengono di più e che da anni ormai presentano nei giorni prossimi al 27 gennaio.
“Questo lavoro è cominciato proprio con Elisa Springer al nostro fianco – ricorda Vico – in un suggestivo alternarsi tra racconti di una delle voci più autentiche dei fatti del secolo scorso e la nostra musica, in una serie di appuntamenti che hanno toccato, oltre la Puglia, anche la Sicilia, soprattutto nelle scuole”.
E nelle scuole tornano anche quest’anno: venerdì, 27 gennaio, alle 10.30 saranno ospiti dell’istituto comprensivo “Gioacchino da Fiore” di Isola di Capo Rizzuto e alle 18.30 al Fabbrica di Crotone, mentre sabato, 28 gennaio alle 10.45 i Cantacunti si esibiscono al liceo delle Scienze Umane di Mesoraca, per tornare a Isola di Capo Rizzuto per l’ultimo concerto, previsto alle 18 al cine – teatro Eraclea.
“Siamo davvero felici non solo di ritornare in scena con Voci della Memoria, ma di incontrare gli alunni delle scuole, nella speranza che anche loro – conclude Vico – colgano l’importanza e la responsabilità dell’impegno di essere debitori verso la memoria”.