La designazione dei ‘Giusti fra le Nazioni’ rientra in un progetto del museo memoriale israeliano dell’Olocausto di Yad Vashem per rendere omaggio a tutti coloro che, non ebrei, rischiarono la propria vita durante la seconda guerra mondiale, per salvare gli ebrei
Di contro alle atrocità raccontate nei post dei giorni scorsi, ci piace onorare la Giornata della Memoria con un soffio di umanità, pur insinuatosi, in quei terribili anni, all’interno delle indicibili crepe che la Storia andava producendo nelle coscienze: ne sono protagonisti i ‘Giusti fra le Nazioni’.
Lo scritto è accompagnato da un video con immagini tratte dal web e dal brano musicale ‘Life is beautiful’ del maestro Nicola Piovani, colonna sonora del film premio Oscar ‘La vita è bella’ di R. Benigni.
La designazione dei ‘Giusti fra le Nazioni’ rientra in un progetto del museo memoriale israeliano dell’Olocausto di Yad Vashem per rendere omaggio a tutti coloro che, non ebrei, rischiarono la propria vita durante la seconda guerra mondiale, per salvare gli ebrei. A partire dal 1963 fu istituita all’interno di Yad Vashem un’apposita commissione incaricata di assegnare questo riconoscimento.
A gennaio 2020 i ‘Giusti fra la Nazioni’ erano 27.712, dei quali 734 italiani.
Fra i Giusti italiani, ci piace ricordare la figura del medico piemontese Carlo Angela. Egli era stato tra i fondatori, nel 1921, del partito Democrazia sociale, subendo vessazioni e ingiustizie nella carriera per le sue idee antifasciste. Nel 1943, Angela dirigeva la clinica psichiatrica Villa Turina Amione di San Maurizio Canavese, nei pressi di Torino. Nonostante la famiglia, una salute cagionevole e l’essere egli stesso sotto sorveglianza, Angela accolse a Villa Taurina varie famiglie ebree, scrisse falsi certificati medici, seppe gestire in modo adeguato le ispezioni e gli interrogatori dei fascisti. Nel 1944 fu preso in ostaggio, salvandosi fortunosamente. Nel caso di Renzo Segre e Nella Morelli — ospitati per venti mesi nella sua clinica facendo passare lui per malato, lei per sua assistente — arrivò a farsi garante della loro identità fittizia presso il presidio fascista torinese. Sostenuto solamente da un piccolissimo nucleo di dipendenti della clinica, il settantenne Angela operò con forza ed impegno encomiabile.
Le azioni compiute da Angela rimasero sconosciute fino al 1995, quando la figlia di Renzo Segre, Anna, decise di pubblicare il diario che il padre aveva scritto durante il periodo in cui era stato ‘ospitato’ con sua moglie nella clinica "Villa Turina Amione".
Nel 2001, una commissione israeliana basandosi su innumerevoli testimonianze raccolte, ha conferito al professor Angela l'onorificenza di ‘Giusto fra le Nazioni’, inserendo il suo nome nel ‘Giardino dei giusti’ di Yad Vashem, a Gerusalemme, dove per ogni ‘Giusto’ è piantato un albero. Il 25 aprile 2002, il consigliere dell'ambasciata d'Israele a Roma Tibor Schlosser, a nome di tutta la comunità ebraica mondiale, consegnò il riconoscimento a Sandra e Piero, i figli di Carlo Angela.