domenica 24 novembre 2024


16/02/2023 09:23:20 - Manduria - Cultura

All'improvviso, non annunciato, misterioso: il silenzio. La tecnologia digitale ammutolisce. Internet tace. Tutti gli schermi diventano neri. Don DeLillo ha disegnato la mappa per muoversi in questa nostra nuova era oscura

Una particolare ‘situazione contingente’ intacca l’umanità nel periodo post pandemia, sventrandola nelle sue certezze più profonde: da una parte una società al limite dell’alienazione, dall’altra un evento  imprevisto (ma non troppo) che annulla il senso di rassicurante normalità quotidiana, silenziandola.

Jim Kripps e Tessa Berens sono di ritorno da un viaggio intercontinentale da Roma, diretti a New York. L’aereo sul quale viaggiano è costretto a un atterraggio di emergenza, perché tutto ciò che a bordo è tecnologia improvvisamente non lo è più: l’aereo comincia a fluttuare, mentre lo schermo hi-tech che informa i passeggeri su alcuni dati di volo (altitudine, velocità, ora di arrivo), e che Jim legge ossessivamente, diventa nero.

In un appartamento di Manhattan, Diane Lucas e Max Stenner aspettano impazienti non si sa se i loro amici Jim e Tessa o l’inizio della finale del campionato di football americano, sulle cui squadre Max ha scommesso una forte somma. Con loro c’è Martin, un giovane insegnante di fisica, ossessionato dalle teorie di Einstein, e autore di lunghi monologhi introspettivi dai tratti surreali. E due sedie vuote, pronte ad accogliere gli ospiti ritardatari.

Accade mentre Max si lascia andare ai ricordi di quando aveva guardato la Coppa del mondo di calcio.

«Non era una normale distorsione del segnale: c’era un senso di profondità, forme astratte che si componevano per poi dissolversi secondo una cadenza ritmica, (…) dando l’impressione di proiettarsi in avanti per poi retrocedere».

Lo schermo diventa nero e muto, contagiando, come un virus ad alta trasmissibilità, i  telefoni e i computer della casa.

Il ‘silenzio’ del titolo è quello della tecnologia, improvvisamente calato nella vita dei protagonisti del romanzo. O forse, del mondo intero? Riuscire a saperlo è l’obiettivo intrinseco della storia, inquietante, visionaria, distopica. C’è vita oltre la tecnologia? Cosa sarà successo? Una guerra? Un incidente? Un ictus informatico? E come fare a sapere se è successo in altre parti del mondo, visto che il flusso ininterrotto di informazioni è interrotto? Interrogativi che si ergono nel progredire del racconto come fari che fendono il tempo e lo spazio, dando vita a risposte surreali, visionarie. Nel silenzio globale di un tempo senza più misura, le ipotesi si susseguono frenetiche. L’inquietante risposta di Max tornato a casa dopo essere stato fuori per strada, scolora di fronte alla tragica riflessione di Martin: «Il mondo è tutto, l’individuo niente. L’abbiamo capito tutti, questo?».

“Il silenzio” di Don DeLillo è disponibile in biblioteca.











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