Interverranno Antonio Monte del CNR-Ispc e Alessandro Mariggiò, direttore delle Riserve
Consueto appuntamento giovedì 23 febbraio nella sala di lettura della biblioteca “Marco Gatti”, alle ore 18, per i “Giovedì della Gattiana”.
Ancora una volta si parlerà della Salina dei Monaci, questa volta però non sotto l’aspetto naturalistico, ma quello meno conosciuto dell’archeologia industriale. Infatti l’architetto Antonio Monte del CNR-ISPC, vicepresidente dell’associazione italiana “Per il Patrimonio Archeologico Industriale”, tratterà il tema dell’importanza della produzione del sale nel nostro territorio in una più ampia visione dell’industria agroalimentare pugliese.
«Sappiamo bene quale fosse l’importanza della produzione del sale nell’economia del passato» è riportato in una nota di Archeoclub Manduria. «Basti pensare all’etimologia della parola salario, per cui a noi di Archeoclub è sembrato opportuno porre l’attenzione su un aspetto trascurato della nostra Salina, la produzione del sale, appunto.
In un momento in cui le coste italiane sono interessate dalla discussione sulle concessioni balneari e la nostra in particolare è anche direttamente coinvolta nella ben nota vicenda dello scarico a mare è bene essere sempre più consapevoli del patrimonio che abbiamo il dovere di tutelare. Indubbiamente è importantissimo quello naturalistico, ma c’è anche quello archeologico-industriale, i cui resti presso la Salina sono la muta testimonianza spesso ignorata.
Un patrimonio verso cui non sempre si è attenti, per non dire distratti, proprio perché fa parte della nostra quotidianità, la cui presenza per noi del luogo è scontata e che invece costituisce oggetto di interesse per lo studioso e perché no? Potrebbe esserlo anche per il turista attento, se opportunamente valorizzata.
Interverrà il direttore delle Riserve Naturali R.O. del Litorale Tarantino Orientale, Alessandro Mariggiò, che illustrerà la situazione della Salina ed i futuri progetti che la riguardano».