La relazione del dott. Salvatore Di Noi nel nuovo evento del Centro Plinio il Vecchio di Manduria
Mercoledì scorso, il dr. Salvatore Di Noi, ha concluso i suoi incontri presso il Centro Plinio il Vecchio con l’argomento: “L’ipertensione arteriosa”.
Il relatore ha sostenuto che l’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio cardiovascolare importante e soprattutto diffuso in tutto il mondo, con incidenza altissima nella popolazione.
Nella grande maggioranza dei casi l’eziologia è sconosciuta e si parla pertanto di ipertensione essenziale; solo nel 10/15% l’ipertensione è secondaria ad altre malattie (renali, endocrine, etc.).
L’ipertensione rappresenta il fattore di rischio più rilevante e incide in maniera cospicua sulla morbilità e sulla mortalità delle malattie cardiovascolari. Il Italia il 38% della popolazione adulta è affetta da ipertensione, in Europa circa il 45%; perciò in Italia, esistono 15 milioni di individui affetti da ipertensione e ¾ milioni di ipertesi non diagnosticati.
Spesso l’ipertensione arteriosa presenta una sintomatologia attenuata, spesso è asintomatica; perciò si definisce l’ipertensione “killer silenzioso”; emerge pertanto la necessità di misurare periodicamente e correttamente la pressione arteriosa; l’utilizzo dell’holter pressorio (MAPA), è utile per valutare la variabilità pressoria, il mancato calo notturno dei valori pressorii e per poter valutare l’efficacia della terapia.
Nonostante le indicazioni a ridurre adeguatamente i valori pressori e a raggiungere i valori target consigliati, emerge in tanti studi epidemiologici la bassa percentuale di coloro che raggiungono valori pressori adeguati. Il successo terapeutico presuppone terapie efficaci e ben tollerate, ma soprattutto pazienti aderenti alla terapia; l’aderenza aumenta in tutti i pazienti che sono informati e formati; questo presuppone una relazione interpersonale medico-paziente ottimale.