Il consigliere ha anche richiesto che venisse introdotta un’altra importante modifica al regolamento, ovvero il divieto assoluto di utilizzo di acque potabili per il lavaggio delle strade sull’intero territorio comunale, sia ai soggetti pubblici che privati
In Consiglio comunale è tornato il Regolamento di Polizia Rurale, già approvato lo scorso 16 febbraio.
Il punto all’ordine del giorno prevedeva la modifica al regolamento con la presa in carico di ben 9 emendamenti, proposti già nel corso del Consiglio comunale del 16 febbraio dal consigliere comunale Agostino Capogrosso del gruppo GEA.
Nello specifico, Capogrosso ha chiesto che il regolamento venisse meglio tipizzato sul nostro territorio, eliminando riferimenti poco pertinenti come quelli a pioppeti e castagneti, o come la “salvaguardia statica delle pendici”, il “sistema a terrazze”, le “lunette”, i “terrazzamenti”, i “lunetta menti”.
Il consigliere ha anche richiesto che venisse introdotta un'altra importante modifica al regolamento, ovvero il divieto assoluto di utilizzo di acque potabili per il lavaggio delle strade sull’intero territorio comunale, sia ai soggetti pubblici che privati. Avveniva spesso, infatti, che in tale attività si utilizzasse acqua potabile, contro ogni principio di tutela ed uso sostenibile della risorsa idrica, oggi più che mai estremamente sentita ancor più se trattasi di acqua per uso potabile.
Tutte le modifiche e gli emendamenti proposti dal consigliere Capogrosso sono stati approvati all'unanimità nella seduta di Consiglio comunale di ieri 4 aprile e verranno integrati nel corpo del Regolamento di Polizia Rurale vigente. Regolamento che, ricordiamo, era già stato oggetto di importanti modifiche in passato, in seguito ad altre criticità rilevate sempre dallo stesso consigliere, ing. Capogrosso.