«Il bando di concorso, infatti, nell’elencare i requisiti richiesti, prevede categoricamente il possesso della patente A, in alternativa al possesso della patente B, ma – si badi bene – quest’ultima è valida solo se conseguita prima dell’aprile del 1988. Che in sostanza significa avere un’età anagrafica superiore ai 53 anni per partecipare al concorso pubblico!»
Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento del consigliere comunale Domenico Sammarco del gruppo Partito Democratico-Progressisti.
«Concorsi nuovi, per assumere persone vicine all’età pensionabile. Sembrerebbe uno scherzo, ma è un’amara verità per i manduriani, in particolare per tanti giovani aspiranti a ricoprire il ruolo di agente polizia locale nella nostra città.
Il bando di concorso, infatti, nell’elencare i requisiti richiesti, prevede categoricamente il possesso della patente A, in alternativa al possesso della patente B ma – si badi bene – quest’ultima è valida solo se conseguita prima dell’aprile del 1988. Che in sostanza significa avere un’età anagrafica superiore ai 53 anni per partecipare al concorso pubblico!
Tuttavia, è complicato capire i motivi di questa scelta: se è vero che con la patente A è possibile condurre moto di cilindrata superiore ai 125cc e 11 kw di potenza, è però altrettanto vero che il comune di Manduria non è dotato di motocicli di categoria superiore, ma solo di due piccoli scooter che possono essere tranquillamente guidati dai possessori di patente B. Quindi a che serviva inserire il requisito della patente A?
L’aggiunta di questo ulteriore requisito, praticamente quasi mai previsto in concorsi simili, ha avuto però l’effetto concreto di escludere la metà dei candidati, quasi tutti di età inferiore ai 55 anni, che non hanno conseguito la patente A, inutile nella quotidianità a meno che non si voglia possedere una moto di una certa potenza.
D’altra parte, a giugno 2022, quando l’ente aveva stilato la graduatoria di soggetti da convocare come agenti di polizia locale, stagionali e a tempo determinato non aveva richiesto il possesso della patente A, quindi è difficile capire cosa sia accaduto nel frattempo.
Di certo, è possibile immaginare che, tra i 120 esclusi, molti vorranno proporre ricorso – anche per come formulata in maniera a dir poco oscura l’indicazione del titolo richiesto all’interno del bando – contro un requisito quanto mai estemporaneo e, in caso di probabile vittoria, a farne le spese come al solito saremo noi cittadini che dovremo pagare i costi di queste scelte scellerate di questa incapace Amministrazione Pecoraro».
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