Si intitola “In principio era la Bestia” ed è, come il precedente volume dell'autore, pubblicato dalle edizioni Feltrinelli
Omar Di Monopoli, appena ritornato dal Monte Verità, in Svizzera, dove è stato tra i protagonisti di una tavola rotonda attorno all’arte e la lingua, sarà nelle prossime settimane impegnate in un tour di presentazioni del nuovo lavoro in tutto lo stivale.
Il ciclo di tappe promozionali, che prevede un giro d’incontri presso le librerie Feltrinelli delle maggiori città italiane (Roma, Bologna, Torino, Napoli ecc) sarà inaugurato dall’appuntamento di mercoledì 19 presso la filiale leccese della nota catena editoriale, dove Di Monopoli discuterà del suo ultimo parto letterario assieme al professor Luca Bandirali, critico cinematografico e responsabile del DAMS salentino.
Ma l’autore non mancherà di incontrare anche i suoi concittadini in due appuntamenti: il primo domenica 23 presso il Birrificio Daniels in via Salvatore Gigli (ore 19, relatore il giornalista salentino Dario Goffredo) e il secondo giorno 26 presso le biblioteche del Primitivo assieme allo scrittore Giuse Alemanno; entrambi gli appuntamenti sono curati e supportati anche dalla Libreria Ubi-Caforio.
Da sempre cantore di un Sud “altro” rispetto la oleografia corrente, DI Monopoli in questo romanzo viaggia tra le pieghe del passato per arrivare a scandagliare il Salento a cavallo della Rivoluzione Napoletana.
Il suo è stavolta un “viaggio oscuro al termine dell’Illuminismo”, fra superstizione, sentimento del sacro, esoterismo e razionalità.
A seguire la sinossi di “In principio era la Bestia”:
Dicembre 1798, dintorni di Taranto. Mentre ribollono i moti giacobini, viene ritrovato il corpo senza testa della vecchia Narda Stumicusa, mammana e fattucchiera della zona.
Al delitto fanno seguito misteriosi avvistamenti di una creatura demoniaca – ululati raggelanti nel cuore della notte, feroci aggressioni ad animali – e, un anno più tardi, un’altra morte violenta: la carcassa mutilata di un viandante viene scoperta nel fitto della vegetazione.
Con il secondo omicidio nella comunità corrono incalzanti le voci sull’esistenza di una pericolosa fiera e gli abitanti iniziano a barricarsi in casa, finché da Napoli una pattuglia di dragoni del Re – accompagnati dal naturalista James Fenimonte – viene inviata in Terra d’Otranto per indagare.
Nel popolo c’è chi afferma di aver veduto la bestia, una sorta di grosso lupo, qualcun altro invece dice che i fatti di sangue sono da ascrivere al brigante Malesano.
In una Puglia ancora stordita dai fumi della Rivoluzione Napoletana, divisa fra sostenitori repubblichini e conservatori realisti, il gruppo inizia le ricerche e nei sotterranei della chiesa rintraccia ed esamina il corpo di Narda, semi-mummificato sotto uno strato di calce. Quindi, conversa con i due fratelli che hanno scoperto il secondo cadavere, le cui spoglie sono state immediatamente bruciate sul posto.
L’indagine si rivela molto presto la scoperta di un mondo di profonde diseguaglianze in cui violenza e superstizione convivono con razionalità e rigore.
Attraverso gli occhi dei soldati forestieri giunti dalla capitale, lo scrittore Omar Di Monopoli in questo thriller storico disvela l’unicità di un territorio arcaico, ancestrale, meraviglioso e irrisolto…