Cronaca della manifestazione studentesca (ma non solo…) contro la “legge bavaglio”
L’inizio di questo articolo potrebbe suonare come un breve megafonaggio testuale, un qualcosa come: “A TUTTA LA SINISTRA E A TUTTA LA DESTRA, GLI STUDENTI NON HANNO L’ANELLO AL NASO!”.
Nella giornata dell’altro ieri, infatti, un sostanzioso gruppo di studenti iscritti al corso di Scritture Giornalistiche e Multimedialità, ha voluto far sentire la propria voce, organizzando, ad iniziare da un assolato pomeriggio delle ore 18 sulla piazzetta di Porta Napoli, un corteo seguito da un dibattito in cui tramite megafono ognuno di noi poteva esprimere la propria opinione. L’evento è stato creato per esprimere il dissenso verso il ddl Alfano sulle intercettazioni. Tale disegno rischia di compiere ulteriori amputazioni sia al mondo del giornalismo d’inchiesta che agli apparati di magistratura e polizia giudiziaria.
Arrivo sul posto con un amico. Caterina Sabato, una delle organizzatrici nonché mia ex collega di facoltà, mi “maschera” secondo la prassi dell’evento: ogni manifestante doveva indossare un fazzoletto bianco messo a mo’ di rapinatori da film western, proprio per simboleggiare il bavaglio che può derivare da tale disegno di legge. “Operazione Lecce (S)bavaglio” si leggeva sullo striscione che capeggiava il corteo, fase, questa, che dava il titolo all’evento stesso.
Presenti al raduno in piazzetta poco prima del corteo anche il Presidente del CDL Scritture Giornalistiche e Multimedialità Angelo Semeraro, insieme al ricercatore Mimmo Pesare.
Una grande fetta appartenente alla parte vecchia di Lecce ha visto sfilare centinaia di ragazzi arrabbiati e che vogliono salvare l’articolo forse più importante della Costituzione, il 21, la libertà d’espressione e parola. Fatica, sudore ed acido lattico alle stelle, ma non mi è importato, la cosa che contava era di far vedere ai leccesi come i giovani si mobilitino per salvaguardare i valori primari di uno Stato democratico. Durante la marcia alcuni organizzatori gridavano slogan come “STAMPA LIBERA!!” e distribuivano volantini in cui si riassumevano le numerose storture del ddl Alfano.
Ore 20. Il corteo si riunisce da dove era partito, piazzetta adiacente a Porta Napoli. Da lì inizia un viavai di opinioni, letture, interventi o semplici sfoghi per contestare il famigerato ed impopolare disegno di legge. È stata una giornata di cultura, informazione e libera espressione, in linea, ostinata e contraria, con tale decreto.
Francesco Pasanisi