domenica 24 novembre 2024


14/02/2024 08:46:36 - Avetrana - Attualitą

Scarciglia: «Questa proposta prevede da parte dello Stato il riconoscimento e la promozione della clownterapia. In questo modo gli enti del Terzo Settore che si occuperanno di clownterapia potranno essere tutelati e potranno ricevere finanziamenti pubblici al fine di migliorare e rendere sempre più professionale il proprio operato»

Si è svolta ieri mattina, infatti, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge contenente “Disposizioni per il riconoscimento e la promozione della clownterapia o terapia del sorriso” alla quale hanno partecipato Giovanni Maiorano, deputato di FdI e primo firmatario, Imma Vietri, capogruppo FdI in commissione Affari sociali della Camera dei deputati; Alessandro Scarciglia, clown di corsia e socio della “Scuola internazionale di clown & clowntarapia”; Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera dei deputati e Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute.

«Per me è stata un’emozione unica: vivere quel Palazzo da “protagonista", per uno come me che crede veramente nelle istituzioni e nelle sue articolazioni, ha rappresentato un'esperienza indescrivibile» il primo commento di Alessandro Scarciglia, che poi si sofferma sulla proposta di legge, frutto anche del suo impegno in questo settore.

«Occupandomi di clownterapia ho scoperto questo vuoto normativo e, nel corso del 2016, mi sono impegnato a capire come la clownterapia funzionasse nel mondo sotto l’aspetto legislativo. E, sorprendente, ho scoperto che quasi ovunque questa materia era normata.  Ma non in Italia.

Così, piano piano, ho elaborato una proposta che potesse essere utile in Italia.

Innanzitutto questa proposta prevede da parte dello Stato il riconoscimento e la promozione della clownterapia. In questo modo gli Enti del Terzo Settore che si occuperanno di clownterapia potranno essere tutelati e potranno ricevere finanziamenti pubblici al fine di migliorare e rendere sempre più professionale il proprio operato.

Inoltre, viene previsto di svolgere la clownterapia anche nei luoghi colpiti da eventuali calamità naturali».

«Nella proposta ha evidenziato Giovanni Maiorano, primo firmatario della pdl, «riconosciamo la clownterapia come tecnica fondamentale di supporto alle cure cliniche terapeutiche. Previsti adeguati corsi di formazione e abilitazione e anche la possibilità che il ministero della Salute stanzi fondi per i progetti in questo settore».

La proposta di legge, composta di sei articoli, punta a valorizzare in tutta Italia il trattamento del sorriso dentro le corsie degli ospedali, promuovendo “progetti di clownterapia” e una formazione apposita professionale. Insomma, per la prima volta viene portata all’attenzione del Parlamento la regolamentazione in un settore che fino ad ora ha proceduto in maniera autonoma, senza alcuna tutela ma senza neppure alcuna linea guida.

«Sono molto contento per quanto accaduto. In Italia attualmente non esiste una legge che disciplini la clown terapia» continua ancora Alessandro Scarciglia. «Molte regioni hanno fatto delle leggi regionali approssimative, mentre le associazioni solitamente si auto-regolamentano. Proprio da ciò è nato il mio interesse nel creare qualcosa di unitario, nazionale, visto che il sistema sanitario fa capo allo Stato. E' compito dello Stato riconoscere e regolamentare questo settore».

Una volta terminato l’esame il testo, eventualmente emendato, passerà in Aula, per l’approvazione di Camera e Senato.

«Speriamo che entro l’anno in corsa l’iter si chiuda», conclude Scarciglia.











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