Sequestrati circa 40 grammi di cocaina
Nell’ambito dei servizi coordinati predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Lecce nel Comune di Surbo, per la prevenzione di reati in genere ed in particolare il contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Lecce, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno arresto in flagranza di reato un giovane 24enne del posto poiché ritenuto presunto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arresto scaturisce da una attenta e mirata attività info-investigativa che ha portato i militari sulle tracce del presunto spacciatore nei confronti del quale sono stati svolti idonei servizi di osservazione, pedinamento e controllo sfociati in una perquisizione domiciliare.
Nell’attività di ricerca, infallibile è stato il fiuto di “Fighter”, il cane antidroga, che ha consentito di rinvenire all’interno del cassetto di un comodino nella camera da letto, 7 involucri in cellophane contenente sostanza presumibilmente stupefacente del tipo cocaina dal peso complessivo di circa 40 grammi oltre ulteriori 3 involucri in cellophane contenenti sostanza verosimilmente del tipo hashish per un peso complessivo di quasi 2 grammi, accuratamente occultati in un berretto in lana. Nel corso delle operazioni è stato rinvenuto inoltre un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento oltre alla somma di circa 2000 euro in contanti. Il tutto è stato sottoposto a sequestro a disposizione dell’autorità giudiziaria, così come anche il denaro contante ritenuto provento della presunta attività di spaccio.
Al termine dell’attività di polizia, il giovane è stato arrestato e come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare personale degli arresti domiciliari.
Si evidenzia che, essendo il procedimento penale ancora nella fase preliminare, la persona arrestata, sebbene in flagranza di reato, è da ritenersi sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.