Martedì la benedizione del pane, l’allestimento delle “mattre”, la benedizione dei papà e la processione
Ritorna ad Avetrana, ancora una volta, il tradizionale appuntamento della festa di S. Giuseppe, caratterizzata da elementi tipici della pietà popolare salentina, quali il falò, la Processione, la Benedizione del pane e della Tria, nelle tradizionali “mattre”, preparate dalle associazioni locali in piazza Vittorio Veneto
Il culto a San Giuseppe è suggellato nella comunità dalla costruzione di una cappella in onore del santo all’interno di palazzo Briganti di cui si ha notizia già nel XVIII secolo. A ciò si aggiunge la tradizione popolare delle “mattre”: banchetti per i poveri, banditi dalle famiglie più ricche del paese in onore del Santo, a memoria dell’ospitalità ricevuta dalla Sacra Famiglia, durante la fuga in Egitto.
I preparativi di quest’anno sono iniziati martedì 12 marzo, con l’intronizzazione in chiesa Madre del simulacro e l’inizio del Settenario alle ore 18,30.
Il giorno della vigilia, lunedì 18 marzo, a cura del Comitato Feste Patronali, dopo la Santa Messa si procederà all’accensione del Falò in via Arciprete Ferrara.
La mattina del 19 marzo avrà luogo, alle ore 8, la santa Messa nella cappella di San Giuseppe della famiglia Briganti, a cui seguirà la benedizione dei “Pupi”, ovvero del pane benedetto.
Inizia intanto, lungo la piazza principale, l’allestimento delle “mattre”, tavolate contenenti piatti tipici della tradizione culinaria locale, il tutto allietato dal suono della banda “Giacomo Puccini” di Francavilla Fontana.
Alle ore 10 la santa Messa nella chiesa Matrice con la benedizione dei papà e la processione lungo le vie del paese.
A mezzogiorno circa, al passaggio di San Giuseppe da piazza Vittorio Veneto ci sarà la benedizione della Tria e la distribuzione a devoti e turisti.
Non mancherà l’iniziativa sociale della raccolta del sangue a cura della FIDAS, la cui autoemoteca sosterà vicino la casa comunale in via Conciliazione.
La manifestazione patrocinata dal Comune di Avetrana assessorato allo spettacolo, rientra nella programmazione di destagionalizzazione attraverso anche il turismo religioso.