E’ liberamente ispirato al cartone Disney “Frozen”
Torna sul palco la compagnia teatrale savese T.I.R., per questo Natale 2024, con uno spettacolo teatrale entusiasmante capace di immergere lo spettatore in un’atmosfera di sogno, di magia e di stupore. A conquistare il cuore di grandi e piccini sarà il musical “Anna ed Elsa e il Regno di Ghiaccio”, liberamente ispirato al cartone Disney “Frozen”, in scena domenica 29 dicembre, alle ore 20, al Laboratorio Urbano di Sava. Un musical che saprà emozionare sia per le scene recitate e cantate, sia per gli effetti speciali e le scenografie curate in ogni particolare che permetteranno di rivivere il sogno della fiaba. Il tutto interpretato da attori e cantanti che sapranno creare un’atmosfera magica e suggestiva e a volte anche con un simpatico tocco di ironicità.
In scena la storia di due bellissime sorelle, oltre che principesse, divise sin da piccole dalla magia del ghiaccio interpretate da Federica Cerfeda, nel ruolo di Elsa, e Sabrina Scaglioso nel ruolo di Anna. Nel magico regno di Arendelle, l’impavida Anna si imbarca in un viaggio per trovare la sorella, i cui poteri di ghiaccio hanno intrappolato il loro regno in un inverno eterno. Ad accompagnare questo viaggio epico ci saranno inoltre il montanaro Kristoff interpretato da Giovanni Mero, il perfido Principe Hans interpretato da Leonardo Raho, la simpatica renna Swen interpretata da Cosimo Chianura, il saggio Olaf interpretato da Roberta Raho, il vescovo interpretato da Florenzo Scaglioso, i bizzarri Troll interpretati da Marinella Borci e Beatrice Bellocchi, il re interpretato da Salvatore Pinto, il venditore interpretato da Maverick Borci, la tegina interpretata da Grazia Schifone e il paggio interpretato da Amedeo Chianura.
Nel dietro le quinte di questa compagnia teatrale troviamo anche la collaborazione di Lorenzo Mero, il quale cura la produzione musicale, mentre il trucco scenico è stato realizzato da Aurora Mero e i costumi dalla costumista Giovanna Borci.
Importantissimo il compito della suggeritrice Maria Rosa Rossetti, insieme alle addette alle luci e microfoni Francesca Mezzolla e Marcella Lomartire, coadiuvate dalla impeccabile professionalità dello staff di ALD
Production Service di Emanuele Corasaniti. Inoltre, a moderare lo spettacolo ci sarà la scrittrice savese emergente Asia Pichierri, mentre la regia è curata da Sabrina Scaglioso, che ci illustra brevemente in questa intervista questa magica compagnia APT RTS del T.I.R.- Teatro Instabile dei Ribelli.
Perché è stato scelto questo nome TIR?
«Il T.I.R. ossia Teatro Instabile dei Ribelli nasce dall’idea che chiunque si avvicini al mondo magico della recitazione è un po’ “instabile e ribelle” soprattutto se pensiamo che il T.I.R. è composto non solo da ragazzi ma anche da adulti over 50».
Come ti sei avvicinata alla passione del teatro?
«La passione per il teatro l’ho scoperta per caso, quando sono stata catapultata su di un palco per una recita scolastica insieme a mio figlio».
Quando e come nasce la compagnia?
«Il T.I.R. nasce 15 anni fa, dal desiderio di un gruppo di genitori di dimostrare ai propri figli che anche gli adulti sanno mettersi in gioco».
Lo spettacolo al quale sei più affezionata?
«Personalmente non ho un preciso spettacolo al quale sono più affezionata. Tutti mi hanno regalato delle emozioni, ma se dovessi proprio sceglierne uno, opterei per il Pianto della Madonna di Jacopone da Todi».
Nella realizzazione di un musical che peso ha la recitazione? Come si recita cantando? Esistono tecniche particolari? Se i quali?
«I nostri musical si avvalgono di brani musicali cantati rigorosamente dagli attori e recitati, ritengo che il mix di questi due elementi, canto e recitazione, sia fondamentale perla riuscita dei nostri spettacoli».
Quali sono gli aspetti fondamentali della comicità in un musical?
«I nostri personaggi spaziano da momenti intensi a momenti di comicità necessari per catturare l’attenzione del pubblico».
Chiunque può provare anche se non ha mai fatto teatro? C’è un’età giusta per il teatro?
«Tutti possono approcciarsi al teatro, non esiste un limite di età ma solo avere passione e voglia di mettersi in gioco».
E se una persona è molto timida?
«Io ero molto timida da ragazza e mai avrei pensato di recitare su di un palco con tanti occhi puntati addosso. Eppure la condivisione dell’ansia, l’agitazione del dietro le quinte e l’adrenalina che sale, ormai sono di vitale importanza».
I ragazzi hanno scuola, sport, pianoforte, chitarra: pensate che il teatro sia molto impegnativo?
«Il teatro è impegnativo ma, se si ha passione nessuno ostacolo è insormontabile. Nel nostro gruppo ci sono componenti di varie fasce di età, tra cui ragazzi impegnati con la scuola, eppure riusciamo ad incastrare prove, studio e lavoro. La sera quando ci incontriamo è come se staccassimo la spina dal tram tram quotidiano».
A teatro si lavora sulle emozioni?
«Il gruppo è un momento di aggregazione, si parla, si condividono stati d’animo, ci si scambiano opinioni».
Prossimi progetti della compagnia?
«Il T.I.R. è una fabbrica di spettacoli, che spaziano dai musical ispirati alle favole, agli argomenti più impegnativi quali Foibe, Shoah, Femminicidio, Immigrazione ed altro. Nel momento in cui si finisce un’opera già si pensa alla successiva, ma non vorremmo anticipare nulla per non togliere al nostro numeroso pubblico il gusto della sorpresa».
Se doveste dare un voto da 1 a 5 quanto è facile fare teatro a Sava?
«Fare nel mio paese non è facile. Abbiamo un laboratorio dove poter provare ed esibirci ma per una compagnia come la nostra, senza scopo di lucro e con spettacoli gratuiti, è davvero difficile fare fronte alle spese. I costi sono tanti tra costumi, scenografie, service e quant’altro, soprattutto se si vuole offrire qualità. Sicuramente chi fa spettacolo come noi può capirci».
Quale pensate siano i doveri della politica nei confronti del teatro?
«Noi siamo un’associazione che per statuto è apolitica, per cui con la politica c’entriamo poco, ma onestamente se i nostri politici sostenessero di più il teatro o le arti in genere sarebbe magnifico».
Hai sempre le idee chiare quando sei in scena? Quanto peso dai all’improvvisazione e quanto invece ne dai alla pianificazione?
«Interpretando i miei personaggi, spesso non seguo il copione, ma li faccio talmente miei che la suggeritrice è davvero brava a seguirmi. Quando sono in scena dimentico tutto ciò che mi circonda, è come se chiudessi la porta del mondo esterno. Le luci, il silenzio ... sono io o il personaggio che interpreto? Adoro indossare la famosa “maschera” di Pirandello e diventare quello che nella vita reale non potrei mai essere».
Che tipo di rapporto instauri con gli attori? Pensi che questi vadano lasciati liberi di esprimere le proprie potenzialità oppure sei convinta che vadano inseguiti in ogni aspetto?
«Il T.I.R. è una grande famiglia e come tale spesso si litiga e ci si riappacifica. Ai miei attori dò una linea guida cercando di spiegare loro, come nel mio immaginario dovrebbe essere un personaggio o una scena, piuttosto che il tono di voce, poi lascio a loro la propria personalità e credetemi è sbalorditivo quello che riescono a fare».
Quanto è importante riportare la gente a teatro a guardare musical?
«Ritengo che ogni tipo di arte abbia importanza, ma il teatro per me ha un quid in più! Ti prende per mano e ti porta in un mondo fantastico. E’ meraviglioso il contatto diretto con il pubblico, lo si guarda negli occhi e si trasmette allo spettatore la propria emozione, cosa che è più difficile accada con la TV. Per cui evviva il teatro, sia esso per grandi o peri piccoli».
Quanto di tuo metti nelle scene? Ti limiti a dare la tua impronta stilistica oppure cerchi di comunicare delle verità in cui credi, o ancora, stati d’animo che vorresti trasmettere?
«Ogni spettacolo nasce da un’idea, da una base che poi modifico ed adatto ad ogni singolo attore, ed è proprio questo che ci permette di ottenere grandi risultati.
Ci trovate sulle pagine Facebook: TIR Musical Sava e Gruppo Teatro Instabile Ribelli».
Articolo a cura di Marcella Lomartire