Sono state installate nei pressi dell’ultima dimora conosciuta prima della loro partenza
In un clima di istituzionalità e di commozione, si è svolta ieri mattina la cerimonia di deposizione delle pietre d’inciampo nel comune di Avetrana. Per il secondo anno consecutivo, la comunità cittadina ha voluto rendere omaggio a tre dei suoi figli impegnati sul fronte greco-albanese durante la Seconda Guerra mondiale, catturati a seguito dell’8 settembre 1943 ed internati nei campi di concentramento nazisti. Le pietre d’inciampo in memoria di Oronzo Dimitri, Giovanni Battista Marchetti e Giovanni Screti sono state installate nei pressi dell’ultima dimora conosciuta prima della loro partenza.
Il solenne rito civile si è svolto alla presenza del Prefetto di Taranto Paola Dessì, degli onorevoli Vito De Palma e Giovanni Maiorano e delle massime autorità civili e militari del territorio. A fare gli onori di casa il sindaco di Avetrana Antonio Iazzi accompagnato da una folta rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Entusiasmante e dinamica la partecipazione degli studenti dell’istituto comprensivo Mario Morleo di Avetrana, dell’istituto Del Prete - Falcone di Sava e del liceo artistico Vanoni di Nardò, che, attraverso la lettura di riflessioni, poesie e testimonianze, hanno contribuito a rendere la cerimonia più suggestiva e coinvolgente.
Una folla commossa ha accompagnato le pietre d’inciampo lungo il silenzioso corteo che si è snodato tra le principali vie del centro cittadino. Presenti anche alcuni familiari e discendenti dei tre soldati mai più tornati a casa, che con stupore e gratitudine hanno preso parte alla cerimonia.
La Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Avetrana rivolge un plauso agli appassionati organizzatori Tiziana Nigro, Anna Saracino, Giancarlo Parisi e Andrea Chioppa oltre ad un sentito ringraziamento all’Amministrazione comunale e a quanti si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento. Perdere di vista il passato significa cancellare ogni prospettiva per il futuro.
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