Una nuova tendopoli potrebbe essere allestita a San Pancrazio Salentino
Sei navi per “svuotare” l’isola e almeno altre due tendopoli, una a Trapani e l’altra in provincia di Pisa, per accogliere i migranti sbarcati in questi giorni. Mentre a Lampedusa continua senza sosta l’arrivo di migranti, prende forma il piano targato Viminale, che ha l’obiettivo di liberare l’isola, ormai invasa da oltre 5.000 anime in più tra tunisini e persone di altra nazionalità. L’accelerazione del piano, scattata anche e soprattutto in seguito ad una situazione fuori controllo a Lampedusa (sono di ieri le diverse manifestazioni di protesta da parte dei residenti), prende in considerazione anche l’ipotesi dei rimpatri forzati in Tunisia. Sono questi i punti salienti del piano di emergenza che stanno ultimando i tecnici dell’unità crisi del Viminale e che dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei ministri domani, in modo tale da far partire nell’immediato le sei navi che dovrebbero svuotare l’isola. Su tutto, però, l’intesa raggiunta, venerdì scorso, dai ministri Maroni e Frattini con le autorità tunisine al fine di bloccare le partenze. L’impegno dell’Italia per fronteggiare l’emergenza immigrati sembra andare anche oltre. Il nostro Paese si è impegnato, infatti, a fornire uomini, mezzi e apparecchiature per il controllo dei porti, ad addestrare le forze di polizia e a mettere sul piatto 150 milioni per il rilancio dell’economia. Oltre ad una dote di 2.500 dollari, nonostante le critiche scontate della Lega, per ogni tunisino che volontariamente decide di rientrare nel proprio Paese. Tutto ciò potrà avere esito positivo solo se ci sarà da parte della Tunisia l’impegno a rispettare gli accordi presi: bloccare i flussi migratori. Nel frattempo la necessità è quella di liberare Lampedusa al più presto.
Oggi arriveranno sull’isola cinque navi passeggeri e la San Marco della Marina Militare, per un totale di diecimila posti. L’obiettivo è quello di portare via tutti i migranti, sperando che non ne arrivino altri. Per ospitare gli oltre cinquemila tunisini, il Viminale ha deciso di individuare una serie di aree dove allestire le tendopoli e utilizzare alcuni dei 13 siti messi a disposizione dalla Difesa che, nelle intenzioni del governo, avrebbero dovuto accogliere soltanto i profughi provenienti dalla Libia: tra caserme e aree dismesse ci sono Trapani, Marsala (Trapani) e Torretta (Palermo) in Sicilia, Manduria (Taranto), Carapelle (Foggia) e San Pancrazio Salentino (Brindisi) in Puglia, Boceda (Massa Carrara) in Toscana, Monghidoro (Bologna) in Emilia Romagna, Cirè e Front (Torino) in Piemonte, Castano Primo (Milano) in Lombardia, Clauzetto (Pordenone) e Sgonico (Trieste) in Friuli Venezia Giulia. Due campi sono di fatto già in funzione: la tendopoli di Manduria, dove ci sono circa 600 migranti e oggi ne arriveranno con la nave Grimaldi altri 827, e quella nell’ex aeroporto di Chinisia a Trapani, dove si sta predisponendo l’accoglienza per 500 persone.