mercoledì 30 ottobre 2024


01/04/2011 21:42:23 - Manduria - Attualità

Ecco un comunicato a firma del segretario provinciale jonico del Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia per la Cgil

 
 
«Come tutti vediamo, la crisi internazionale in atto nei Paesi del Magreb continua a generare un enorme flusso di cittadini stranieri che da quei posti giungono in Italia.
Tale migrazione verso il nostro Paese, ha ormai raggiunto dimensioni epocali, senza precedenti, recentemente paragonate dal nostro Ministro dell’Interno, in note trasmissioni televisive, agli esodi Biblici.
Tutto ciò, come noi addetti ai lavori sappiamo, ha una ricaduta diretta sui lavoratori della Polizia di Stato, a causa del conseguente grosso dispiego di personale (prevalentemente dei Reparti Mobili, della Polizia Scientifica e degli Uffici che per loro natura hanno a che fare con stranieri e immigrazione). Infatti, ad oggi, è altissimo il numero di colleghi inviati in trasferta dalle loro abituali sedi di servizio a Lampedusa ed in varie altre località sul territorio Nazionale, ove siano ubicate strutture (C.I.E., C.A.R.A. ecc.) che ospitino detti cittadini stranieri, fra le quali ora, anche Manduria.
Detto fortissimo impiego di operatori Polstato, rende necessario il ricorso a varie forme di lavoro che consentano di far fronte sia alle esigenze di sicurezza tradizionali, proprie delle varie zone del Paese, che a quelle straordinarie che derivano dalla emergenza in atto. Per cui, a causa delle risorse umane non infinite e, mai come ora, ulteriormente ridotte dal rallentamento delle assunzioni in atto da tempo per motivi economici, possiamo ipotizzare la necessità di utilizzo di lavoro straordinario, e/o il potenziamento dei dispositivi di sicurezza delle zone interessate dall’emergenza, con operatori inviati da altre sedi. Soluzioni che ora si rendono fortemente necessarie anche per la nostra zona, vista la struttura ubicata a Manduria, con le relative necessità.
Purtroppo dette misure, mal si conciliano con Leggi Finanziarie e Contratti di Lavoro sempre meno generosi, che spesso pongono limitazioni anche in tema di indennità e straordinari.  
Pertanto, abbiamo chiesto ai nostri Organismi Nazionali di stimolare la politica per reperire risorse aggiuntive, magari anche attingendo ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Risorse, quanto mai necessarie che permetterebbero ad ognuno di operare al meglio onde poter continuare a garantire gli abituali livelli di sicurezza, con gli elevati e doverosi standards qualitativi ai quali ogni essere umano, Italiano o di altra Nazionalità, ha diritto, quando si trova in un Paese civile.
Auspichiamo quindi che anche la Politica Locale faccia propria la nostra iniziativa».










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