Tolleranza zero per chi parcheggerà in divieto di sosta lungo i lati perimetrali o per chi abuserà della piazza
Dopo oltre un anno di lavori, è stata formalmente restituita ieri sera alla fruizione della comunità la centralissima piazza Garibaldi. I lavori di maquillage, inseriti nel più ampio progetto di rivisitazione di tutto il cuore della cittadina messapica (gli interventi hanno interessato prima piazza Vittorio Emanuele, quindi tutto corso XX Settembre), hanno consentito l’ammodernamento della piattaforma e dei marciapiedi di ogni lato di questo “triangolo”.
Sostiuita completamente la vecchia pavimentazione, la piazza presenta anche piccole novità a livello architettonico.
«Quando sono arrivato a Manduria, ricordo che piazza Garibaldi non era transitabile» sono state le parole del commissario prefettizio Aldo Lombardo. «Insieme ai tecnici, abbiamo cercato di ottenere la chiusura del cantiere prima dell’inizio della stagione estiva».
Il dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Manduria, Pescatore, ha reso noto che la piazza non è ancora completa.
«Manca qualche elemento d’arredo» ha fatto notare l’ing. Pescatore. «Occorre completare la pubblica illuminazione, dotare delle assi di legno le panchine già esistenti, installare dei dissuasori per rallentare le velocità delle auto, montare i cestini e le rastrelliere per le bici e, infine, completare la piazza con una segnaletica artistica».
Dall’ing. Pescatore una raccomandazione.
«La piazza è riservata solo ai pedoni» ha ribadito il dirigente dell’Ufficio Tecnico. «Ci risulta, infatti, che nelle ore notturne motociclisti e automobilisti abusano della piazza».
E’ toccato poi all’arciprete don Franco Dinoi, in presenza di tutte le maggiori autorità militari della città, benedire la nuova piazza Garibaldi.
«E’ uno spazio storico importante per la città di Manduria: qui, una volta, i contadini si ritrovavano al mattino presto, prima di recarsi al lavoro, e nelle ore serali, per conversare serenamente» ha ricordato don Franco. «Il mio auspicio che questo ritorni ad essere un centro di vita, di progresso e di pace».
Dopo la benedizione, il piccolo coro dell’associazione “L’albero Fiorito”, diretto dal maestro Salvatore Moscogiuri, ha interpretato l’Inno di Mameli. Da notare che i bambini (quasi tutti di seconda elementare del II Circolo Didattico), avevano appuntata al petto una coccarda per ricordare lo stato di prigionia in India dei due marò pugliesi.
Da due giorni vi sono delle novità anche in tema di circolazione stradale. Le auto provenienti da via del Fossato, che si immettono in piazza Garibaldi, possono ora raggiungere il vertice a nord della piazza stessa, per poi proseguire o in via Lupo Donato Bruno (ex sede dei vigili) o verso piazza Vittorio Emanuele. Attraverso un’ordinanza è stata vietata la sosta su tutti i lati perimetrali della piazza.