venerdì 29 novembre 2024
“Siamo alla svolta dello “scarico zero” o della totale eliminazione della condotta sottomarina?”
Sarà presentata domani sera (giovedì), alle ore 18,.jpg)
nell’aula consiliare di palazzo di Città, la risposta del Servizio di Tutela delle Acque della Regione Puglia al piano alternativo allo scarico a mare dei reflui elaborato, per conto del comitato “No scarico a mare”, da due docenti universitari.
nell’aula consiliare di palazzo di Città, la risposta del Servizio di Tutela delle Acque della Regione Puglia al piano alternativo allo scarico a mare dei reflui elaborato, per conto del comitato “No scarico a mare”, da due docenti universitari.La missiva è partita dalla Regione Puglia, all’indirizzo del comitato (ma anche del governatore Vendola, dell’assessore Amati e del consigliere regionale Pentassuglia) il 2 agosto scorso. Il comitato “No scarico a mare” ha quindi convocato la stampa, le forze politiche e la cittadinanza per illustrare i contenuti della risposta e, pertanto, gli esiti del confronto tra i tecnici dello stesso comitato ed il braccio operativo-istituzionale dell’assessore Amati.
“Siamo alla svolta dello “scarico zero” o della totale eliminazione della condotta sottomarina?” è il quesito annunciato dal comitato per la conferenza, nel corso della quale saranno illustrati anche gli aspetti tecnico-giuridici dell’intera vicenda.
E’ probabile, anche alla luce del fitto dibattito che si è sviluppato in questi ultimi giorni fra l’assessore Amati e gli ambientalisti (alimentato attraverso i social network), che giovedì si possano trarre le conclusioni. Peraltro la Regione Puglia sta anche per aggiudicare l’appalto.
Infine, per la questione delle accuse agli ambientalisti attribuite inizialmente a Vendola, il coordinatore provinciale dei Verdi, il manduriano Gregorio Mariggiò, ha scritto al direttore della testata on line.
«Dalla lettera che mi ha inviato devo dedurre che il suo collaboratore abbia inventato l’intervista a Vendola, attribuendogli frasi e parole che quest’ultimo non ha mai detto.
Spero che il suo giornale non cada più in questi errori. Naturalmente il movimento che io rappresento dovrà comunque tutelarsi per il danno, non solo morale, che ha ricevuto, nei confronti del responsabile».
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