La vicenda di una signora di Manduria alla quale sono stati sottratti circa 440.000 euro. Già rimosso il direttore
Ammanchi milionari in una filiale di Manduria di una prestigiosa banca. Sembra che, infatti, diversi conti correnti e diversi libretti di deposito siano stati “prosciugati” da un direttore che l’istituto bancario ha già provveduto a rimuovere.
Sull’ammanco esiste una prima denuncia depositata presso la Procura della Repubblica di Taranto da parte di una signora di Manduria, che aveva da anni un consolidato rapporto di estrema fiducia con l’ormai ex direttore (pare non sia di Manduria), tale da trasferire i propri risparmi nei vari istituti in cui il funzionario ha lavorato nella sua carriera professionale. Fiducia evidentemente tradita.
La donna (assistita dagli avvocati Giuseppe Valentino e Maria Calò, nonché dal commercialista e analista bancario Rinaldo Rossetti) si è resa conto delle anomalie sono nel marzo di quest’anno. In ragione del rapporto fiduciario con il direttore, infatti, questa donna manduriana (moglie di un politico locale), aveva accettato la richiesta di domiciliare tutta la corrispondenza bancaria proprio nell’istituto di credito in questione, poiché le sarebbe stata prospettata una maggiore attenzione da parte della banca. Ciò ha comportato la sua totale mancanza di conoscenza di tutti gli estratti conto relativi alle operazioni bancarie poiché giacenti presso la filiale di Manduria dell’istituto di credito.
L’ammanco è stato scoperto durante un recente viaggio della signora. Quando ha tentato di prelevare, attraverso il bancomat, del contante, si è accorta che la sua posizione era diventata addirittura debitoria nei confronti della banca: il passivo era di oltre 6.000 euro. Ritornata a Manduria, ha immediatamente chiesto chiarimenti ed è emerso che era stato prosciugato il deposito titoli (per 141.000 euro), il libretto di risparmio (per 90.000 euro) ed altri crediti, per un totale di circa 440.000 euro.
«Recentemente abbiamo avuto un contraddittorio con il capo settorista e il capo degli ispettori di questo istituto di credito» racconta il dott. Rinaldo Rossetti, esperto del settore. «Abbiamo appurato che solo nel 2007 vi sono state operazioni di prelievo, mai autorizzate dalla mia assistita e quindi senza i dovuti supporti, per circa 70.000 euro. Ora abbiamo chiesto di ricevere tutta la documentazione inerente i titoli e i conti della signora di Manduria».
Questa signora non è l’unica vittima dell’ammanco. Pare che un altro cliente dello stesso istituto di credito abbia scoperto che dai suoi conti mancano circa 600.000 euro.
«Forse non tutti sono al corrente degli ammanchi» afferma il dott. Rossetti. «Altri casi potrebbero venire alla luce nei prossimi giorni. Casi che genereranno altre querele e relative richieste di risarcimento, alle quali potremmo fornire il giusto supporto».
Non è la prima volta che a Manduria si verificano ammanchi in istituti di credito. Altri casi sono accaduti nel passato. Episodi che mettono in allarme i risparmiatori manduriani.