Già saltato il direttore della filiale della banca
E’ stata affidata al giudice Petrocelli l’indagine sull’ammanco milionario in una filiale di Manduria di una prestigiosa banca.
C’è dunque un primo riscontro ufficiale all’esposto che una signora di Manduria (che si è assistita dai legali Giuseppe Valentino e Maria Calò, nonché dal commercialista e analista bancario Rinaldo Rossetti) ha depositato presso il Tribunale di Taranto per fare chiarezza sul denaro che è sparito dai conti correnti e dai libretti di deposito, oltre che sui titoli prosciugati.
In ragione del rapporto fiduciario con il direttore, infatti, questa donna manduriana (moglie di un politico locale), aveva accettato la richiesta di domiciliare tutta la corrispondenza bancaria proprio nell’istituto di credito in questione, poiché le sarebbe stata prospettata una maggiore attenzione da parte della banca. Ciò ha comportato la sua totale mancanza di conoscenza di tutti gli estratti conto relativi alle operazioni bancarie poiché giacenti presso la filiale di Manduria dell’istituto di credito.
L’ammanco è stato scoperto durante un recente viaggio della signora. Quando ha tentato di prelevare, attraverso il bancomat, del contante, si è accorta che la sua posizione era diventata addirittura debitoria nei confronti della banca: il passivo era di oltre 6.000 euro. Ritornata a Manduria, ha immediatamente chiesto chiarimenti ed è emerso che era stato prosciugato il deposito titoli (per 141.000 euro), il libretto di risparmio (per 90.000 euro) ed altri crediti, per un totale di circa 440.000 euro.
Questa signora non è l’unica vittima dell’ammanco. Pare che un altro cliente dello stesso istituto di credito abbia scoperto che dai suoi conti mancano circa 600.000 euro.