mercoledì 30 ottobre 2024
La lettera del rappresentante della Cgil, che fa riferimento ad alcuni seri problemi di malattia di alcuni dipendenti, che determinano l’aumento delle assenze
Caro Direttore,
in riferimento agli articoli apparsi sui giornali in questi giorni, che riportano i dati regionali pubblicati dal dicastero presieduto da Renato Brunetta, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni in merito.
Effettivamente, sul sito del Ministero è riportata una percentuale di assenze del 57,6% in più tra luglio 2009 e luglio 2008, confrontata comunque, ad una percentuale di assenze, rispetto all’organico, alquanto bassa (1,39%).
Come Lei ben saprà, i dipendenti del Comune di Manduria sono al di sotto di 100 unità, pertanto, bastano 3/4 casi di assenze prolungate in più o in meno per far si che si diventi tutti “fannulloni” o stacanovisti.
Perciò, il cronista prende il dato statistico, comunicato dallo stesso Comune di Manduria e pubblicato dal Ministero e, chi con enfasi, chi come mero diritto di cronaca, lo porta a conoscenza dei lettori.
Io, invece, da rappresentante sindacale prima e da dipendente poi, cerco di fare un’analisi di quanto accade nel mio Ente, nel tentativo di dare una corretta informazione ai lettori stessi.
In questi ultimi mesi alcuni colleghi, purtroppo, stanno avendo problemi di malattia, in alcuni casi anche serissimi, tanto è vero che sono stati “…smascherati…” e dichiarati inabili al lavoro.
A questo bisogna aggiungere che l’età media dei dipendenti è di 49 anni, ed anche a questo dato ha un suo valore, infatti, un dipendente cinquantenne ha un genitore ottantenne, quindi, quasi sempre, bisognoso di cure ed assistenza, motivo questo che da diritto al lavoratore di usufruire della Legge 104.
Non voglio dilungarmi oltre, anche perché rischierei, in alcuni casi, citando il fatto specifico, di dare un nome ed un volto al dipendente o dipendenti interessati.
Tutto ciò mi sentivo di chiarirlo, non per fare una difesa corporativa, ma, ribadisco, per dare una giusta informazione sull’accaduto, nella consapevolezza che al cittadino non interessano le motivazioni, ma la qualità dei servizi resi.
Paolo Massari CGIL
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