«Il direttore generale nell’Atto Aziendale, non ha accolto nessuna delle indicazioni che gli sono pervenute attraverso l’atto deliberativo del Consiglio Comunale di Manduria e peraltro contenute nel documento presentato da alcune organizzazioni sindacali»
«Nonostante in precedenti riunioni alcuni sindaci di comuni la cui popolazione afferisce in maniera significativa al presidio ospedaliero orientale abbiano espresso forte preoccupazione per il paventato rischio di chiusura degli ospedali al disotto dei 120 posti letto, verifichiamo che il direttore generale nell’Atto Aziendale, non ha accolto nessuna delle indicazioni che gli sono pervenute attraverso l’atto deliberativo del Consiglio Comunale di Manduria e peraltro contenute nel documento presentato da alcune organizzazioni sindacali».
Dodici sindaci della provincia di Taranto (quelli di Manduria, Avetrana, Sava, Maruggio, Torricella, Fraganano, Lizzano, San Marzano, Pulsano, Faggiano, San Giorgio Jonico e Monteparano) al direttore generale della Asl, Fabrizio Scattaglia, e all’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, per chiedere una correzione di rotta nelle scelte in materia di politica sanitaria che riguardano la provincia di Taranto.
«Nel momento in cui si definisce l’accorpamento del plesso ospedaliero di Grottaglie al presidio ospedaliero centrale e si indica il plesso di Manduria come sede unica del presidio ospedaliero orientale, al pari di Castellaneta per il presidio ospedaliero occidentale e di Martina per il presidio ospedaliero della Valle d’Itria, appare incomprensibile la scelta di non rimodulare la dotazione di strutture complesse e semplici in modo tale da parificare la dotazione di posti letto del presidio orientale a quella degli altri due presidi. Per non parlare della scomparsa della Neurologia, che non è indicata né come struttura semplice, né come struttura complessa, cancellando così altri potenziali posti letto e rendendo la situazione ancora più precaria» si legge in una nota dei sindaci. «Tutto ciò ci appare in contrasto sia con il richiamato principio di centralità del cittadino, sia con l’auspicato consolidamento del rapporto fiduciario tra Amministrazioni Comunali e Azienda Sanitaria, in quanto lascia ancora una volta indeterminato il futuro del nostro ospedale territoriale.
Ci aspettavamo, dopo l’apertura della Rianimazione-Terapia Intensiva, di trovare nell’Atto Aziendale quei segnali che sancissero, finalmente, il ruolo strategico del presidio ospedaliero di Manduria. Così per il momento non è, ma questo non ci impedisce di rivendicare la centralità ed importanza del sud-detto ospedale quale unico presidio ospedaliero del versante orientale della Provincia di Taranto, cui afferiscono circa 120.000 abitanti, oltre a numerosi cittadini residenti nei comuni limitrofi della provincia di Brindisi.
Alla luce di ciò, condizioniamo il nostro assenso all’Atto Aziendale all’accoglimento delle modifiche necessarie per riportare in equilibrio la dotazione di posti letto e l’offerta assistenziale tra il versante orientale, quello della Valle d’Itria e quello occidentale della provincia jonica».