«Nella Conferenza dei Sindaci non è rappresentato il versante orientale della provincia, che, pertanto, è escluso da ogni decisione in materia sanitaria»
I 12 sindaci del versante orientale della provincia jonica, pur prendendo atto della volontà della direzione generale di “perseguire il consolidamento o il recupero del rapporto fiduciario tra Amministrazioni Comunali e azienda”, rilevano come troppo spesso “la partecipazione consapevole dei cittadini alle scelte strategiche, essenziali per la definizione e la programmazione” sia stata disattesa e sacrificata per lasciar spazio a “tagli orizzontali” che di strategico avevano ben poco.
Ecco dunque formulata una proposta.
«Noi intendiamo adoperarci a ché la Conferenza dei Sindaci si riappropri di quel ruolo non solo di controllo, ma anche propositivo che le è proprio. Per far sì che tutti possano contribuire a rappresentare correttamente i bisogni socio-sanitari delle comunità amministrate, è necessario modificare i criteri con cui si determina la rappresentanza della Conferenza dei Sindaci e che, al momento, hanno portato all’esclusione dall’organismo dell’intera area orientale della provincia. Proponiamo di portare il numero di componenti a sei: il presidente, sindaco della città capoluogo, più un sindaco per ogni Distretto periferico. Qualora non si possa elevare il numero dei componenti della rappresentanza, chiediamo che ne facciano parte i sindaci dei Comuni sede di presidio ospedaliero o, comunque, sindaci che rappresentino equamente tutti le aree della provincia».