La commissione valutatrice della gara d’appalto ha definitivamente escluso le altre quattro aziende: contenziosi in arrivo?
L’azienda siciliana Eurofiere si è aggiudicata la gara d’appalto per l’allestimento e la gestione della Fiera Pessima 2014. La commissione valutatrice della gara d’appalto ha definitivamente escluso le altre quattro aziende che, in prima battuta, erano state ammesse alla seconda parte della gara con riserva. Conseguentemente, l’azienda di Ficarra, un centro alle porte di Messina, essendo rimasta l’unica in gara, ha vinto l’appalto senza che si ricorresse ad alcuna valutazione e comparazione dei progetti presentati.
Nel verbale stilato dalla commissione valutatrice (presieduta da Vincenzo Dinoi, composta da Graziano Iurlaro e Leonardo Franzoso, con Furio Sorge sostituto segretario), sono elencati i motivi che hanno portato all’esclusione di quattro delle cinque aziende che avevano partecipato alla gara.
L’azienda “Le Pagode” di Castelfranco Emilia è stata esclusa per aver eseguito e depositato il versamento del contributo AVCP (Autorità di Vigilanza per i Contratti Pubblici) oltre i termini di presentazione dell’offerta e per aver eseguito e depositato l’integrazione della polizza fideiussoria (relativa alla dichiarazione del fideiussore di impegnarsi alla sottoscrizione della cauzione definitiva) oltre i termini di presentazione dell’offerta.
L’azienda R.T.T. Service di Montemarano, in provincia di Avellino, è stata esclusa per il mancato versamento del contributo AVCP. La stessa motivazione è stata la causa dell’esclusione anche delle aziende “R.T.I. Fiere e congressi” e “Pro.Gest”, con sede rispettivamente ad Ariano Irpino in provincia di Avellino e a San Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli, che avevano presentato, insieme, un unico progetto.
Più complessa, invece, la motivazione che ha portato all’esclusione dell’azienda Uni.Com.M. di Termoli, in provincia di Campobasso, organizzatrice della Fiera negli ultimi due anni. A quest’azienda la commissione valutatrice ha contestato la mancata comunicazione della presenza di un debito nei confronti del Comune di Manduria e la sottoscrizione di una relativa falsa dichiarazione (“Di non avere debiti, morosità e contenziosi nei confronti del Comune di Manduria”), che è stata inviata all’autorità giudiziaria competente.
Sembrerebbe, da quel che si è appreso in forma ufficiosa, che il debito contestato alla società sia relativo ad una parte di Tosap riferita all’edizione 2013 non versata al Comune di Manduria. Una contestazione di merito è stata inoltrata nei mesi scorsi alla società, che però avrebbe ribattuto che tale Tosap non sarebbe stata incassata (e quindi non sarebbe dovuta), in quanto alla base vi era stata una comunicazione del Comune di concedere maggiori spazi alle aziende espositrici (rispetto a quelli previsti dal contratto) per evitare di avere nei padiglioni molti stand vuoti.
Non è difficile, a questo punto, ipotizzare la nascita di un contenzioso fra il Comune e quest’azienda, che però sarebbe stata ammessa alla gara (anche in presenza di questo presunto debito), se avesse fatto presente della pendenza nei modelli di gara.