giovedì 28 novembre 2024


23/01/2014 08:19:36 - Manduria - Attualità

Strutture pericolanti e colme di rifiuti di ogni genere

C’è un aeroporto, quello di Grottaglie, che è pronto per vedere rullare e decollare gli aerei dei voli di linea. Ad una manciata di chilometri di distanza, vi è un ex aeroporto militare, che pochi anni fa fu al centro delle cronache nazionali per essere stato trasformato in campo di “reclusione” per migliaia di extracomunitari, in completo stato d’abbandono, con le strutture edificate durante l’ultima guerra mondiale in parte crollate e in parte pericolanti, oltre che colme di rifiuti di ogni genere.
Un reportage fotografico della precaria situazione del vecchio aeroporto militare di via per Oria è stato inviato ai mass media dall’ambientalista savese Mimmo Carrieri.
«Mi sono recato all’interno dell’area dell’ex aeroporto militare, accessibile a chiunque in quanto sprovvista di recinzione e qualsivoglia elementare sistema di sicurezza per la tutela della pubblica incolumità. A causa dello stato di abbandono in cui da immemori anni ormai versa, ho potuto constatare le condizioni di degrado ambientale ed igienico sanitario, nonché di pericolo per la sicurezza pubblica» fa notare Carrieri. «Scheletri di manufatti in tufo (un tempo adibiti a locali dormitorio per militari), fatiscenti fabbricati con muri e solai in parte precipitati al suolo e in altra parte (in cui vi sono evidenti crepe) in fase di crollo. Rifiuti di ogni genere sul terreno ma anche cumuli di indumenti o stracci lasciati all’interno di alcuni locali, probabilmente tracce lasciate dalla tendopoli che nel 2011 “ospitò” i profughi provenienti da Lampedusa. L’ex aeroporto militare non solo ha subito una decadenza ambientale, ma ha ricevuto anche l’offesa per non essere stato “tutelato come cimelio” del periodo bellico».
Carrieri poi ricorda l’importante ruolo strategico che rivestì questo ex aeroporto militare durante la Seconda Guerra Mondiale. Nella fase della liberazione, fu utilizzato dal 450° Bomb Group degli Stati Uniti. Da quest’aeroporto partirono 265 missioni aeree in direzione della Germania e dell’Est Europa. Molti degli ex piloti statunitensi alcuni anni fa sono ritornati a Manduria per visitare quei luoghi.
«Purtroppo ora di questo pezzo di storia rimane ben poco. O, meglio, restano le mura e i solai pericolanti, “gli stracci” e i rifiuti lasciati al suolo probabilmente dall’accampamento della tendopoli. Situazioni di degrado ambientale, igienico sanitario ma anche di pericolo per la salute e per la sicurezza della pubblica e privata incolumità per la quale coloro che sono preposti (in primis il sindaco di Manduria), dovranno adottare tutti quei provvedimenti consequenziali per il ripristino dello stato dei luoghi».











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