giovedì 28 novembre 2024


03/02/2014 12:55:37 - Manduria - Attualità

L’argomento richiesto da tutti i consiglieri comunali della minoranza

Sarà nuovamente sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale il project financing per la pubblica illuminazione di Manduria. Argomento che, nella penultima seduta del consesso, creò delle frizioni all’interno della maggioranza. Non si arrivò alla votazione in quanto, come si ricorderà, mentre i partiti di governo stavano tentando di trovare un’intesa (fu richiesta, a tal proposito, una sospensione dei lavori), i consiglieri di minoranza abbandonarono l’aula, facendo venir meno il numero legale e provocando lo scioglimento della seduta.
Su iniziativa del Pd, tutti i consiglieri di minoranza hanno sottoscritto la richiesta di iscrivere all’ordine del giorno questo progetto. Alla richiesta si allega anche una bozza di deliberazione.
«La durata della gestione deve tener conto, oltre che dei tempi di ammortamento degli investimenti realizzati, soprattutto delle tecnologie utilizzate nella realizzazione degli impianti e nella loro necessità di adeguamento al continuo sviluppo tecnologico» è riportato nella bozza della delibera. «Il canone annuo deve tener conto del risparmio energetico imputabile alle nuove tecnologie; della variazione progressiva del costo dell’energia nel corso del periodo di gestione; della manutenzione ordinaria e straordinaria necessaria; della variazione dei consumi in funzione della potenza installata; del costo energetico medio annuo sostenuto dalla pubblica amministrazione nel triennio antecedente l’affidamento della gestione».
Secondo la minoranza, «l’Amministrazione ha accettato la proposta di un soggetto promotore che, a sua volta, ha prodotto un project financing che pone dei vincoli ristrettivi e che non vanno nella direzione di cui alle tipicità di tali iniziative.
Tale proposta, approvata dalla Giunta comunale, ha permesso, alla stessa, di inserire tale progetto nel piano triennale delle opere pubbliche, vincolando pesantemente le future amministrazioni per i prossimi trenta anni.
Nel Consiglio Comunale, tenutosi in data 27 dicembre 2013, si è cercato, da parte dei gruppi politici di opposizione, di far ritornare sui propri passi la Giunta comunale, evitando il rischio di vincolare la città a siffatto progetto di finanza».
Partendo dalla relazione del dirigente del settore dei Lavori Pubblici (che indica il consumo di energia elettrica nel biennio 2010-11), la minoranza formula la proposta di variare il progetto in sei punti diversi.
Per la minoranza, il project financing deve avere una durata non superiore a 10 anni; il promotore del progetto deve essere individuato a mezzo procedura di evidenza pubblica, attraverso uno studio di fattibilità che tenga conto delle migliori condizioni per l’ente e una durata massima di concessione pari a 10 anni; il costo del canone annuo deve avere una base d’asta di partenza non superiore a 800mila euro; venga accertata la clausola che gli impianti restino di titolarità del Comune al termine del periodo di gestione; nel bando deve essere previsto un ampliamento degli impianti, di nuova rete di illuminazione; per i nuovi impianti, vengano sempre utilizzate le più moderne tecnologie.










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