I tre consiglieri comunali del Pd (Maria Grazia Cascarano, Amleto Della Rocca ed Emma Quaranta) entrano nel merito delle scelte politiche assunte nell’ambito del progetto, già bandito e in fase di aggiudicazione, relativo al sistema di videosorveglianza della città
«Qual è stato il criterio seguito per l’individuazione dei quattordici punti di osservazione in cui saranno montate e attivate le telecamere del sistema di videosorveglianza?».
I tre consiglieri comunali del Pd (Maria Grazia Cascarano, Amleto Della Rocca ed Emma Quaranta) entrano nel merito delle scelte politiche assunte nell’ambito del progetto, già bandito e in fase di aggiudicazione, relativo al sistema di videosorveglianza della città.
«L’attuale Amministrazione prevede che entro l’inizio della prossima estate sarà attivo il sistema di videosorveglianza urbana, che renderà più sicura una parte della città» è la premessa dei tre consiglieri comunali del Partito Democratico di Manduria. «Con l’istallazione delle quattordici telecamere, previste dal progetto, collegate notte e giorno con una centrale di controllo, si terranno sotto costante osservazione altrettanti punti nevralgici della città di Manduria. Fra questi, piazze e vie di fuga nelle periferie.
Il Comune ha emanato un pubblico il bando di gara che prevede un costo a base d’asta di 242mila euro».
Il Pd elenca i punti di osservazione in cui saranno sistemate le videocamere. Sono lungo la circonvallazione, in largo Federazione; lungo la circonvallazione, all’incrocio con via per Oria; in piazza Sant’Angelo; lungo la Manduria-Uggiano, all’altezza delle palazzine Italsider; in via Maruggio, all’altezza delle palazzine 167; in via per San Pietro, all’altezza delle palazzine Iacp; lungo corso XX Settembre, all’altezza di porta arco di San’Angelo; lungo corso XX Settembre, all’altezza dell’angolo con via Pietro Maggi; in piazza Garibaldi; in villa comunale; in via Salvatore Gigli; in piazza Plinio; lungo corso XX Settembre, all’incrocio con via per Lecce; in via Marco Gatti.
Il Pd chiede, però, di conoscere il criterio adottato per l’individuazione di questi siti e perché sono stati esclusi alcuni luoghi del centro storico, che oggi risultano ad alto rischio per la sicurezza di persone e cose. Chiede anche conto dell’esclusione della frazione di Uggiano Montefusco e delle marine di San Pietro e Torre Colimena e di sapere se, con i ribassi d’asta che si verranno a generare, si potrà prevedere un aumento dei punti di videosorveglianza, andando a integrare la lista dei siti individuati con nuovi punti nel centro storico, nella frazione di Uggiano Montefusco e nelle marine di San Pietro in Bevagna e Torre Colimena.