giovedì 28 novembre 2024


10/02/2014 10:04:20 - Manduria - Attualità

Se dovesse essere negativa, il sindaco Massafra potrebbe imporre all’ente, attraverso un’ordinanza, il ripristino del servizio

Il sindaco Roberto Massafra invita l’Acquedotto Pugliese a ripristinare l’erogazione dell’acqua potabile alle 50 famiglie delle palazzine di edilizia residenziale pubblica di via per San Pietro in Bevagna entro la giornata di oggi.
Dopo aver atteso per circa cinque mesi una possibile evoluzione positiva della trattativa fra inquilini e Acquedotto Pugliese, alla ricerca di una intesa sul saldo di un vecchio e “contorto” debito pregresso, il primo cittadino interviene per cercare di sbloccare questa situazione di stallo, che ha finora comportato la mancata erogazione dell’acqua a partire dallo scorso mese di settembre.
«Vi ripropongo per l’ennesima volta la proposta conciliativa per il pagamento del debito pregresso per la fornitura di acqua potabile alle palazzine di edilizia residenziale pubblica di via per San Pietro in Bevagna» scrive il sindaco Massafra alla direzione commerciale dell’Acquedotto Pugliese e, per conoscenza, all’assessore regionale Barbanente, al Prefetto di Taranto, alla Procura della Repubblica e alle forze dell’ordine. «La mancata accettazione da parte dell’Acquedotto Pugliese di tale proposta e la persistente assenza di fornitura del servizio alle tre palazzine, così come di fatto avviene dal mese di settembre del 2013, configurerà una situazione di grave rischio per la salute degli inquilini, già fortemente provati da mesi di privazioni di un bene di primaria necessità come l’acqua potabile.
In qualità di massima autorità sanitaria del territorio comunale, al fine di scongiurare l’insorgenza di patologie che, diffondendosi, potrebbero mettere a rischio l’integrità fisica dell’intera popolazione, invito l’Acquedotto Pugliese a provvedere, entro la giornata di lunedì, al ripristino dell’erogazione dell’acqua».
Il debito complessivo delle famiglie ammonterebbe, secondo i calcoli dell’Acquedotto Pugliese, a oltre 163mila euro. Debito accumulatosi nel corso degli anni, anche per il consumo di famiglie che avevano occupato abusivamente gli alloggi e, per quel che sostengono gli inquilini, anche a causa di gravi perdite alle condotte che portano l’acqua dal contatore generale sino alle tre palazzine.
Questa richiesta è considerata troppo onerosa dalle famiglie, la cui proposta parte dall’abbattimento del 30%, già concordato con l’Acquedotto Pugliese. Sulla cifra restante (114mila euro), gli inquilini chiedono un ulteriore abbattimento del 40% per le sole famiglie aventi diritto a quanto disposto dalla Regione Puglia come aiuto agli indigenti (si tratta di 11 famiglie), per un totale di ulteriori 10mila euro.
Maria Antonietta Agnusdei, amministratrice del condominio, si impegna, quindi, a versare 5.000 euro entro 24 ore dal ripristino dell’erogazione dell’acqua in acconto alla somma dovuta (poco più di 100mila euro), a saldare il debito residuo con 84 rate mensili di 26 euro per ogni famiglia, onorando con puntualità il pagamento delle bollette per i futuri consumi.
Ora si attende una decisione dell’Acquedotto Pugliese su questa ulteriore richiesta. Se dovesse essere negativa, il sindaco Massafra potrebbe imporre all’ente, attraverso un’ordinanza, il ripristino del servizio.










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