L’intesa è stata trovata sul numero di 60 rate
Si sblocca, dopo ben cinque mesi, la vertenza fra le 50 famiglie delle tre palazzine di edilizia residenziale pubblica e l’Acquedotto Pugliese. Grazie alla decisiva mediazione dell’assessore regionale Barbanente, che ha preso a cuore la situazione sin da quando ebbe modo di conoscere, a Manduria, i rappresentanti delle famiglie interessate dal problema, nella mattinata di oggi dovrebbe essere ripristinata l’erogazione dell’acqua potabile.
L’assessore Barbanente, con grande saggezza, ha cercato di trovare un punto d’incontro fra la proposta delle famiglie e la richiesta dell’Acquedotto Pugliese sul rimborso del debito pregresso. La difficoltà maggiore era relativa al numero di rate da concordare per restituire la somma reclamata dall’Aqp, abbattuta del 30% (su questo “sconto” esisteva già un’intesa fra le parti). Gli inquilini chiedevano di versare 26 euro al mese per 84 mesi, mentre l’Acquedotto non intendeva superare le 36 rate complessive.
L’intesa è stata trovata su 60 rate: gli inquilini, ovvero, “salgono” di 24 rispetto e l’Aqp ne “taglia” 24 rispetto alle originarie posizioni. Chiaramente l’importo cresce: passa da 26 euro a 37 euro al mese.
Gli inquilini hanno già versato i 5.000 euro di acconto, così come concordato. Resta da comprendere se l’Acquedotto Pugliese abbia accordato l’ulteriore abbattimento del 40% per le 11 famiglie che godono dei requisiti previsti dalla Regione Puglia per ottenere degli aiuti per il pagamento dell’acqua potabile. In ballo vi sono 10mila euro.
Si chiude positivamente, quindi, la vertenza degli inquilini, coordinati da Salvatore Fanuli.