Il collegamento via Skype in diretta con i reduci del 450th Bomb Group e l’importanza di preservare il parco del quartiere Santa Gemma Galgani
Pochi giorni prima di morire, nel 2011, volò ancora. Non pilotando un aereo, come aveva fatto nella sua lunga carriera di pilota del 450th Bomb Group a stelle e strisce, ma con la mente. Sognò di ritornare a Manduria, città che aveva conosciuto nella parte finale della Seconda Guerra Mondiale, quando, ovvero, il vecchio aeroporto militare di via per Oria costituiva la base di decollo per effettuare i bombardamenti negli obiettivi dei Paesi dell’est dell’Europa. Città che aveva continuato a lungo a portare nel proprio cuore, sino a decidere, poco più di una decina di anni fa, di ritornarvi insieme ad altri piloti reduci della Guerra e alle loro famiglie. In questa città, poche settimane prima dell’“ultimo volo”, aveva sognato di fare una colazione sull’erba, insieme ai due suoi co-piloti, seduti a forma di triangolo.
Il colonnello William K. Haines aveva confidato questo suo sogno alla moglie, Rita Haines, la quale lo aveva poi raccontato ad Anna Rita Morleo, tenente del Corpo della Polizia Municipale di Manduria, che ha continuato a tenere i contatti con le famiglie dei reduci.
E’ stata questa la scintilla dal quale è scaturito un doveroso atto di riconoscenza verso i piloti del 450th Bomb Group, che durante la loro visita a Manduria donarono al Comune 12.000 dollari per attrezzare con giostrine per i bambini un parco botanico che era stato realizzato anni prima nel quartiere Santa Gemma Galgani. Piloti che avevano anche donato cimeli storici e altri ricordi dell’evento bellico, affinchè si creasse un Museo della Seconda Guerra Mondiale. Quel parco botanico fu attrezzato, ma ben presto relegato in uno stato di abbandono, depredato e distrutto dai vandali. Il Museo, invece, non è mai stato fondato.
Grazie all’impegno di Anna Rita Morleo, alla disponibilità dell’Amministrazione e alla collaborazione di vari enti e associazioni (Riserve Naturali, “Cè Tiempi”, “Don Luigi Neglia, circoli didattici), il parco è stato ripulito e, dall’altro ieri, ha cambiato denominazione: ora si chiama “Cottontails Park” (ovvero “coda di cotone”, come venivano soprannominati i piloti del 450th Bomb Group). Sono stati piantati tre alberi (che ricordano simbolicamente il col. Haines e i suoi co-piloti) e scoperte quattro targhe in cui sono scolpiti i nomi di quattro piloti Usa: Pete F. Garbarini, Paul Vegna, William K. Haines e Arthur K. Myers.
Nel corso della cerimonia è stato attivato un collegamento via Skype fra la piazza e i familiari dei piloti, che hanno potuto così assistere in diretta all’intitolazione del parco.