Le dichiarazioni del sindaco Roberto Massafra e di Salvatore Fanuli
Sarà perfezionato nei prossimi giorni a Bari l’accordo fra gli inquilini delle tre palazzine di edilizia residenziale pubblica di via San Pietro in Bevagna e l’Acquedotto Pugliese. Alla presenza del sindaco Roberto Massafra, che ha sempre seguito attentamente l’evolversi della vertenza, le due parti formalizzeranno l’intesa, che ha già portato al ripristino dell’erogazione dell’acqua potabile.
«Abbiamo raggiunto un ottimo risultato, restando, però, sempre nell’alveo della legalità: è passato il principio che l’acqua è un bene che va pagato» chiarisce il sindaco Roberto Massafra. «Anche per questo, ho evitato di far ricorso ad un’ordinanza. Ho molto apprezzato, dunque, la disponibilità di Regione Puglia (in particolare dell’assessore Barbanente e dei consiglieri Laddomada e Romano) e dell’Acquedotto Pugliese, oltre alla volontà degli inquilini di riottenere l’erogazione dell’acqua, dopo aver concordato il pagamento del debito pregresso. E’ risultata utile anche la collaborazione del circolo di Manduria di Sel, oltre che di Salvatore Fanuli, che dall’inizio ha perorato la causa degli inquilini».
Anche Salvatore Fanuli, rappresentante del condominio, Salvatore Fanuli, esprime la propria soddisfazione.
«L’obiettivo del ripristino della fornitura dell’acqua potabile alle 50 famiglie delle tre palazzine, private di questo servizio essenziale per ben cinque mesi, è stato raggiunto» prende atto Fanuli. «Le due parti si sono venute incontro per superare l’ultimo ostacolo che era rimasto: il numero delle rate in cui spalmare la parte restante del debito pregresso. L’AQP non è voluto scendere sotto le 60 rate, argomentando questa presa di posizione con la scadenza del contratto con la Regione, fissata nel 2018. Ma, ponendo anche la possibilità di un mancato rinnovo di questo contratto, il nuovo ente subentrante comunque avrebbe ricevuto tutte le passività e tutte le attività presenti nel bilancio».
Chiusa la vertenza con l’AQP, ne resta aperta un’altra, ugualmente importante, con l’Istituto Autonomo Case Popolari.
«E’ necessario regolarizzare al più presto la presenza delle famiglie in questi alloggi» è l’auspicio finale di Salvatore Fanuli. «Deve essere definito il diritto di queste famiglie acquisito da oltre venti anni di presenza nelle palazzine di via per San Pietro in Bevagna. E’ una situazione che va sanata e, per ottenere quest’altro risultato, c’è bisogno dell’impegno congiunto dello IACP in primis e, poi, del Comune di Manduria. Anche perché, se parte degli inquilini continueranno a restare abusivi, potrebbe essere inficiato l’accordo con l’AQP».