giovedì 28 novembre 2024


27/02/2014 06:46:58 - Manduria - Attualità

Promuovere e incrementare la riqualificazione dell’offerta turistica integrata

Promuovere e incrementare la riqualificazione dell’offerta turistica integrata. Verso questa direzione sono orientali gli sforzi del Gruppo d’Azione Locale “Terre del Primitivo”, che ha ospitato, sull’argomento, un interessante dibattito moderato dalla direttrice Rita Mazzolani.
Ad aprire i lavori è stato il presedente del GAL, Ernesto Soloperto, ha illustrato i risultati dell’attività sinora svolta.
Il segretario della Commissione Regionale Agriturismo, Carlo Celiberti, si è invece soffermato sulle novità della nuova legge regionale sull’agriturismo, fra cui la fissazione di una serie di limiti per evitare fenomeni di concorrenza sleale con gli alberghi ed i ristoranti (ad esempio, il numero massimo di coperti e posti letto eviterà di utilizzare gli agriturismo come location di matrimoni e congressi) e la delega ai Comuni relativamente all’istruttoria delle domande per l’iscrizione nell’elenco regionale degli operatori agrituristici.
E’ stata poi la volta dell’assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, che ha descritto alcuni risultati raggiunti dal proprio assessorato, in particolare quelli relativi alla Politica Agricola Comunitaria 2014-2020.
«Tutte le Regioni sono state concordi su alcuni punti chiave a difesa dell’agricoltura italiana. Ciò ha consentito di ottenere un ingente stanziamento di fondi per l’agricoltura pugliese» ha fatto presente Nardoni. «Abbiamo varato la legge regionale e attuato attività di promozione dei prodotti pugliesi nel mondo. Infine gli sforzi dedicati all’integrazione fra il comparto agricolo e quello della pesca e dell’itticoltura tarantina».
E’ anche intervenuto Cosimo Roberto Sallustio, responsabile dell’Asse 3 e 4 del Piano di Sviluppo Regionale, il quale ha sottolineato l’ottimo lavoro svolto dai GAL pugliesi. Il GAL Terre del Primitivo è fra i primi in termini di percentuale di fondi erogati che, se non utilizzati, sarebbero ritornati indietro all’Unione Europea.











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