giovedì 28 novembre 2024


03/03/2014 10:02:31 - Manduria - Attualità

«E’ in atto una fase di valutazione del riordino della rete ospedaliera. Le aspettative sono tantissime e, quindi, evito di fare qualunque tipo di anticipazione. Tante “ferite” non si sono ancora rimarginate…».

Ben impressionata dal “Giannuzzi” al termine del primo sopralluogo eseguito al nosocomio manduriano, l’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, centellina col bilancino le parole allorquando viene stimolata ad assumere dei precisi impegni. In particolare quando il discorso scivola sul Punto Nascita, la cui chiusura è sempre stata vissuta dal territorio come un vero e proprio “scippo”.
«Martedì scorso abbiamo riavviato la discussione sui Punti Nascita in Puglia» ha ricordato l’assessore Gentile, a Manduria accompagnata dal consigliere regionale Mazzarano e dal segretario provinciale del Pd Fusillo. «Si è insediato un tavolo tecnico, ma non posso anticipare i contenuti del primo confronto. Posso però assicurare che sarà posta la massima attenzione sulla dislocazione dei Punti Nascita in Puglia. Nessuna parte del territorio dovrà restare scoperta. Tutti i cittadini devono usufruire di una offerta sanitaria dello stesso livello. C’è, insomma, una differente consapevolezza rispetto al passato. La provincia di Taranto, inoltre, va salvaguardata per il groviglio di problemi esistenti, sia a livello ambientale, che a livello epidemiologico».
L’assessore regionale alla Sanità non chiude la porta alle speranze di quei manduriani che si sentono beffati dalla precedente decisione della Regione Puglia, che decise di assegnare il Punto Nascita ad un ospedale (quello di Grottaglie), che non dispone di servizi di emergenza.
Maggiori certezze, invece, sono state espresse quando è stato invocato il rispetto del Piano Sanitario regionale, che per Manduria, prevede, da anni, l’istituzione di 10 posti letto per l’Oncologia e di altrettanti per la Neurologia.
«Saranno sicuramente attivati» garantisce l’assessore regionale Gentile a tal riguardo.
Con questi 20 posti letto, il “Giannuzzi” arriverebbe a soli 4 posti letto dalla soglia minima (120) che garantisce la sopravvivenza degli ospedali.
«Troveremo anche quelli» sorride Elena Gentile. «Ho avuto positive indicazioni da questo sopralluogo. La Rianimazione è fra le più moderne in Puglia e anche il resto dell’ospedale, nonostante la vetustà della struttura, ha, nel suo complesso, spunti importanti. La sfida della sanità, comunque, è quella di privilegiare la Medicina del Territorio e quella Distrettuale, con l’assistenza domiciliare. Per quest’ultima utilizzeremo le risorse derivanti dal patto di coesione».











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