giovedì 28 novembre 2024


05/03/2014 07:25:55 - Manduria - Attualità

In aula ha riepilogato la posizione dell’Amministrazione

«A breve sarà convocata una seduta di Consiglio Comunale monotematica per ribadire la necessità che la Regione prenda in considerazione un progetto di depuratore alternativo e meno impattante per l’ambiente».
Ad annunciare il ritorno dell’argomento in Consiglio Comunale è stato, nell’ultima riunione del consesso elettivo, l’assessore all’Ambiente, Gregorio Curri, che ha poi spiegato come si è mossa l’Amministrazione nelle ultime settimane.
«La proposta progettuale redatta dall’ing. Dellisanti e dal geologo Muscogiuri, inviata alla Regione Puglia in data 6 febbraio, non è stata predisposta dall’attuale Amministrazione, bensì dalla precedente» ha chiarito l’assessore Curri. «Tale proposta è stata inviata adesso perché, dalle ricerche effettuate presso l’ufficio del protocollo del Comune di Manduria, non è stata riscontrata nessuna trasmissione del progetto di fattibilità alla Regione Puglia. Probabilmente, visto che il progetto è stato consegnato durante la gestione commissariale, lo stesso commissario non ha ritenuto (o ha dimenticato) di inviarlo alla Regione Puglia, anche perché il consigliere regionale Pentassuglia aveva promesso il proprio interessamento alla vicenda».
Rispondendo ad una interrogazione presentata dal consigliere Arcangelo Durante, l’assessore Curri si è soffermato sulle ragioni della mancata convocazione di un tavolo di concertazione con la Regione Puglia.
«Mi meraviglia che il consiglio Durante ignori il contenuto a firma del segretario del presidente Vendola, Davide Pellegrino, in cui si ribadiva che non poteva essere considerata qualsiasi altra ipotesi di scarico dei reflui depuratori in mare. Semmai si sarebbe potuto pensare all’utilizzo in parte per usi agricoli dell’acqua affinata».
Negli ultimi tempi è stata intanto formalizzata un’altra proposta progettuale alternativa al recapito in mare dei reflui del depuratore consortile. Curri la indica, ma resta prudente sulla possibilità che possa essere presa in considerazione dalla Regione. I tempi sono infatti ristrettissimi.
«In questi giorni è pervenuta una proposta progettuale dell’ing. Cimini relativa al raccordo dei diversi depuratori dei comuni vicini, che indica le cave di Avetrana come il ricettore delle acque depuratore dei centri interessati» conferma Gregorio Curri. «Certamente la tempistica è contro di noi, in quanto il progetto dell’Acquedotto Pugliese è già stato appaltato e aggiudicato alla ditta Putignano, che in questi giorni sta chiedendo le autorizzazioni ai vari enti per poter iniziare i lavori. L’Amministrazione Comunale di Manduria, com’è già successo per la discarica, si opporrà con tutti i mezzi consentiti dalla legge affinchè venga modificato il sistemo dello scarico a mare.
Al momento non sono a conoscenza della data in cui si terrà il convegno proposto dal comitato “No scarico a mare”. Compatibilmente con gli impegni amministrativi, sarà assicurata certamente la presenza del rappresentante dell’Amministrazione Comunale».
Del depuratore e delle tante altre emergenze ambientali presenti in questo periodo in città si discuterà in un convegno che avrà luogo nel periodo fieristico.










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