giovedì 28 novembre 2024


10/03/2014 13:58:58 - Manduria - Attualità

Roberto Massafra fa riferimento a “disagio sociale, crisi economica, emergenza ambientale, degrado urbano, mancanza di servizi primari in interi quartieri della città; uno solo di questi meriterebbe l’impegno di un’intera legislatura, tutti insieme possono vanificare qualsiasi sforzo”

«Da quando mi sono insediato vivo una sensazione di impotenza di fronte alla dimensione dei problemi che le Amministrazioni locali devono affrontare: disagio sociale, crisi economica, emergenza ambientale, degrado urbano, mancanza di servizi primari in interi quartieri della città; uno solo di questi meriterebbe l’impegno di un’intera legislatura, tutti insieme possono vanificare qualsiasi sforzo».
Il convegno inaugurale della Fiera Pessima è stata l’occasione per il sindaco Roberto Massafra per esprimere le sensazioni di questa primissima parte dell’esperienza amministrativa.
«Il rigore, la perversa scala dei patti di stabilità, il contenimento del debito hanno finito col trasformare i Comuni in bancomat del Governo e i sindaci in esattori» ha ricordato Roberto Massafra. «A pagare il prezzo più alto sono, come al solito, i più poveri; il Mezzogiorno in particolare. E Manduria non fa eccezione, tutt’altro: non aver potuto o saputo approfittare di periodi di vacche grasse ci consegna una città ancora priva di acqua potabile, fogna e gas in interi quartieri. Certi, con le attuali ristrettezze, che non avremo forse mai le risorse per portarceli. E, di contro, una concentrazione di problematiche ambientali, dal depuratore alle discariche, per le quali ci vengono prospettate soluzioni che potrebbero provocare ulteriori danni al nostro territorio senza adeguate contropartite.
Qualcuno ama dipingerci, noi manduriani, come piagnoni e perennemente insoddisfatti. In parte è vero, come è vero che siamo in gran parte responsabili dei ritardi e delle brutture di cui sono vittima la città e il suo territorio. Ma ciò non esime dal ricercare una soluzione che ci consenta di recuperare, di raggiungere uno standard nei servizi in linea con realtà a noi vicine. Se così non dovesse essere, di quale sviluppo, di quale turismo, di quale ambiente parliamo, senza fogna né acqua potabile? 
E allora bisogna che la politica si resetti, lavori a stretto contatto con i sindaci, trovi il modo di ridare fiducia e speranza ai cittadini, risposte concrete ai loro bisogni, abbandoni le contrapposizioni, le risse, i battibecchi da talk-show, trasformi i tweet in pane e mortadella».
Roberto Massafra si è poi soffermato sulle potenzialità di Manduria.
«E’ una città dalle enormi potenzialità, ma occorre uno sforzo combinato delle istituzioni e dei cittadini, che le restituisca il suo ruolo di città della bellezza, della storia, della cultura e delle tradizioni, valorizzando finalmente un patrimonio che non ha eguali in Puglia: dal mare ai palazzi del centro, dalla enogastronomia al parco archeologico, alle Riserve del Litorale orientale della provincia jonica, la nostra città possiede una ricchezza non delocalizzabile, non riproducibile altrove ed è dunque una scelta strategica “naturale” puntare sulla cultura, integrando arte e paesaggio, turismo e ambiente, agricoltura e artigianato, all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione delle nostre eccellenze. Questo è il ruolo che la Fiera Pessima deve assumere, ancor più oggi che si palesano tutte le contraddizioni e la insostenibilità di un modello industriale che ha snaturato le nostre vocazioni territoriali».










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