I consigli e i suggerimenti dell’esperto in comunicazione Giuseppe Dimagli hanno costituito un altro importante tassello del progetto “A scuola di … web”
“Le buone pratiche del web”. I consigli e i suggerimenti dell’esperto in comunicazione Giuseppe Dimagli hanno costituito un altro importante tassello del progetto “A scuola di … web”, promosso dall’istituto comprensivo “Francesco Prudenzano” di Manduria e dall’associazione “Chiara Melle” di Sava.
Dopo gli incontri con la psicologa Veronica Buccoliero, la giudice Anna Maria Casaburi, l’ispettore della Polizia Postale Eugenio Cantanna, la psicoterapeuta Antonietta Scafato, l’interessante e completo progetto sui rischi che l’uso imprudente di internet può provocare si avvia verso la conclusione. Dapprima tre genitori (Giuseppe Piccione, Luciano Corvaglia e Giuseppe Attanasio) hanno fornito agli alunni della scuola manduriana alcune indicazioni per non cadere, navigando in internet, nella … rete dei malintenzionati. Ai genitori, invece, Giuseppe Dimagli, attraverso un’articolata relazione (aperta con una dotta disquisizione sui vari processi di comunicazione), ha svelato una serie di sagge pratiche per vigilare sulla sicurezza dei cosiddetti “nativi digitali” e per proteggerli dai pericoli che la rete cela.
Dimagli ha invitato i genitori presenti ad attivare innanzitutto la funzione SafeSaerch di Google, studiata per filtrare i siti che includono contenuti espliciti di natura sessuale e per rimuoverli dai risultati delle ricerche. Anche You Tube può essere schermato: la modalità di protezione nasconde i video che potrebbero includere contenuti non appropriati.
Mostrando di volta in volta ogni passo da compiere per attivare i vari programmi consigliati, Giuseppe Dimagli si è poi soffermato sull’utilità dei “Parental Control”: possono inibire lo scaricamento di video, scegliendo quali tipi vietare; possono bloccare contatti di messaggeria istantanea, indirizzi di posta elettronica e qualsiasi programma (quindi anche i P2P).
Per vigilare sulla sicurezza dei propri figli, solo se si hanno dei dubbi, si possono poi attivare i keylogger: sono dei programmi che rimangono in esecuzione in modalità nascosta e captano ogni azione venga compiuta sul dispositivo, componendo veri e propri report cronologici delle attività informatiche compiute.
Il loro uso è naturalmente illegale se adottato in violazione della privacy altrui, ma può aiutare nel controllo discreto dei nostri figli.
«Non bisogna mai dimenticare» ha concluso Giuseppe Dimagli, «che tutto ciò che si pubblica su facebook diventa di proprietà del mondo. Non ci si deve meravigliare, allora, se una propria foto la si ritrova nelle galley sexy di facebookhot.blogspot.it».
Il progetto ha avuto come sponsor Ap. Ce.S.M.I.T. ambulatorio di medicina del lavoro di San Pancrazio Salentino; Zenzero gastronomia e catering di Manduria; Megaservice Trasporti e spedizioni di Manduria.