Il giudizio dei Verdi sugli ultimi provvedimenti in tema di viabilità
«Per l’ennesima volta assistiamo ad un intervento sulla viabilità, che sembra frutto di improvvisazione in quanto avulso da una visione globale del problema».
I Verdi di Manduria esprimono il proprio parere sulla rimodulazione dei sensi unici di alcune vie del centro cittadino, che entrerà in vigore da martedì prossimo, nonché, in particolare, dal divieto di transito in altre arterie cittadine per i mezzi pesanti (camion e, soprattutto, bus extraurbani), che invece è in vigore da qualche giorno.
«Dalle disposizioni che sono state emanate dall’Amministrazione, sembrerebbe che l’interdizione al traffico dei mezzi pubblici di un’arteria importante della nostra città non debba necessariamente avere ripercussioni su tutta la restante circolazione veicolare e pertanto sulla vita di tutti i cittadini, oltre che su quella di coloro che il mezzo pubblico lo prendono ogni giorno per lavoro» sostengono i Verdi in una loro nota diffusa ai mass media. «Dalla lettura dello scarno avviso ai viaggiatori emesso all’ultimo momento dall’azienda di trasporti, risulta evidente che neppure una fermata è prevista in tutta la parte a sud-ovest della città. Presumibilmente, gli abitanti di questi quartieri raggiungeranno la fermata a loro più prossima, cioè via Roma, con la propria auto, lasciandola poi parcheggiata nelle vicinanze per tutto il giorno, o diventeranno tutti dei maratoneti?».
Secondo i Verdi, quindi, circa metà della città viene penalizzata dai divieti emanati dall’Amministrazione Comunale.
«Noi pensiamo che decisioni di questo genere debbano essere adeguatamente comunicate e discusse con la cittadinanza, ma soprattutto che sia tempo di porre mano, come noi Verdi reclamiamo da tempo, ad un piano del traffico organico, elaborato da professionisti, che possa fornire una soluzione complessiva del problema e che si debba smettere di prendere provvedimenti-tampone, che vengono annullati poco dopo. Siamo consapevoli» concludono i Verdi, «che la soluzione perfetta non può esistere, stante il particolare assetto urbanistico della città: a maggior ragione essa deve essere frutto di un accurato studio e discussa con i cittadini».