Sava, Avetrana, Maruggio e, chiaramente, Manduria si faranno carico del reperimento del personale da adibire nella cancelleria e dei necessari investimenti economici
L’Ufficio dei Giudici di Pace di Manduria è salvo. All’o.k. del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che un paio di settimane fa inserì l’Ufficio dei Giudici di Pace di Manduria nell’elenco dei 285 in Italia e dei 5 in provincia di Taranto che avrebbero potuto continuare ad operare, si è aggiunta, ieri mattina, la disponibilità dei quattro comuni del versante orientale della provincia a sobbarcarsi gli oneri economici dell’operazione.
Sava, Avetrana, Maruggio e, chiaramente, Manduria, infatti, si faranno carico del reperimento del personale da adibire nella cancelleria e dei necessari investimenti economici. Per quel che riguarda il personale, ognuno dei quattro Comuni dovrà mettere a disposizione una unità, da distaccare quando l’Ufficio dei Giudici di Pace sarà operativo. Per quel che riguarda, invece, la somma occorrente a far funzionare l’Ufficio, che resterà ubicato nella sede dell’ormai ex sezione staccata del Tribunale di Manduria (dal settembre scorso non è più operativa), le quote saranno calcolate in rapporto ai residenti in ognuno dei Comuni interessati.
Mentre il Comune di Manduria aveva già stanziato in Bilancio, come ogni anno, dei fondi per il funzionamento degli uffici giudiziari, ora anche Sava, Maruggio e Avetrana dovranno prevedere nel proprio strumento contabile queste uscite.
Sono dei costi, però, che consentiranno alle comunità interessate di poter godere di un servizio molto utile, in un periodo in cui molti degli enti decentrati vengono sacrificati.