Nei giorni scorsi, su iniziativa dell’ambientalista Mimmo Carrieri, i vigili del fuoco hanno eseguito un sopralluogo
Le Riserve Naturali hanno chiesto al consorzio di bonifica “Arneo” lavori urgenti per mettere in sicurezza l’area della struttura che si trova nei pressi del fiume Chidro e che versa in stato di abbandono. La struttura, concepita come stazione di pompaggio, costò, una trentina di anni fa, svariati miliardi di lire e non è mai entrata in funzione.
Nella lettera, inviata il 25 marzo scorso, le Riserve Naturali chiedono “un intervento urgente di manutenzione, prioritariamente per la messa in sicurezza della struttura, completando l’intervento con il taglio di tutte le ere infestanti presenti, pericolose per eventuali incendi, e sistemando la rete di recinzione perimetrale”.
Il sindaco Roberto Massafra, firmatario della lettera, ricorda anche che l’area è costantemente oggetto di incendi, per lo più dolosi, che creano un evidente danno sia alla flora che alla fauna presente nel sito e che l’intervento rientra nell’ambito delle disposizioni regionali in riferimento alla prossima campagna antincendio.
In questa stessa comunicazione, si offre peraltro all’Arneo, per il mese di aprile, un supporto: le Riserve Naturali mettono a disposizione il personale dell’Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali.
Proprio nei giorni scorsi, invece, su iniziativa dell’ambientalista Mimmo Carrieri, l’area è stata oggetto di un sopralluogo da parte dei Vigili del Fuoco di Manduria, i quali hanno nuovamente accertato la pericolosità di alcune zone del rudere, ormai inutile, che rovina un habitat naturale, quello del Chidro, unico e di straordinario valore.