giovedì 28 novembre 2024


09/04/2014 18:16:26 - Manduria - Attualità

In una lettera aperta indirizzata al sindaco Roberto Massafra, il comitato di quartiere elenca una serie di carenze di questo periferico rione, facendo altresì riferimento ad un precedente incontro fra le parti, utile per esporre le tante problematiche

 
Il quartiere “Santa Gemma” reclama l’attenzione dell’Amministrazione Comunale.
In una lettera aperta indirizzata al sindaco Roberto Massafra, il comitato di quartiere elenca una serie di carenze di questo periferico rione, facendo altresì riferimento ad un precedente incontro fra le parti, utile per esporre le tante problematiche.
«Noi siamo fiduciosi nei suoi auspici del programma elettorale: “… di poter aprire una fase di rinascita culturale, economica, morale e ambientale del nostro territorio”» è la premessa del comitato di quartiere. «Nel corso di un incontro tra lei e i residenti nel nostro quartiere abbiamo avito modo di esporle alcune problematiche che da sempre lamentiamo: l’essere tagliati fuori dal centro della città dai passaggi a livello; la mancanza di un ufficio postale e di una farmacia; la quasi assoluta assenza di forze dell’ordine in grado di prevenire i sempre più frequenti furti, rapine, atti vandalici, infrazioni al Codice della Strada. In quella occasione le facemmo anche notare la mancanza della rete idrica e fognante in alcune zone del quartiere, con conseguente ricorso di quei cittadini alle autocisterne (e alle loro tariffe), ma lei ci disse che nelle casse comunali non ci sono risorse a causa dei molti debiti del Comune. Tuttavia, l’esistenza di questi debiti, signor sindaco, era a tutti ben nota anche prima della sua candidatura e, comunque, perché devono essere solo i cittadini a pagarne le conseguenze e non i diretti responsabili di quei dissesti?».
In quell’incontro si parlò anche di altre problematiche.
«Si parlò della struttura (abbandonata) destinata ad accogliere la Fiera Pessima: quanti problemi potrebbe risolvere, se completata…» si legge ancora nella lettera aperta. «Si discusse dei problemi legati al randagismo; della pulizia delle strade, che in questo quartieri avviene molto più raramente che in altre zone della città, pur essendo tutti i manduriani assoggettati alle stesse tasse; della manutenzione del verde pubblico; di piccoli espropri sufficienti a permettere lo sbocco di strade chiuse sulla via per Oria e sulla strada panoramica; di segnaletica stradale e di viabilità».
Problematiche che attendono una risoluzione e dalle quali scaturiscono una serie di quesiti rivolti al sindaco.
«A tutt’oggi, visto il perdurare di tutti questi problemi, le chiediamo: quanti soldi ci vogliono per il rispetto del capitolato da parte della Igeco? Ci vogliono molti soldi per risolvere il problema del randagismo? Quanto costa il rispetto degli impegni della ditta incaricata della manutenzione del verde pubblico? Quanti soldi di carburante occorrono per inviare in loco, di tanto in tanto, una pattuglia di vigili urbani per fare prevenzione? E quanti ce ne vorranno per fare un piccolo piano di sensi unici in via S. Pellico e in via De Falco? E, ancora, quanto costerebbe agli Uffici Tecnici comunali lo studio di un semplice piano di viabilità per snellire il traffico in prossimità del passaggio a livello nei pressi del convento dei Padri Passionisti?».










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